Grecia, 10.000 persone manifestano contro il caro pezzi

Di Redazione / 06 Aprile 2022

ROMA, 06 APR – Ad Atene sono scese in piazza circa
10.000 persone – secondo la polizia greca – per manifestare
contro “l’aumento dei prezzi” e “i bassi salari”, nella giornata
di sciopero generale indetto dai sindacati del settore pubblico
e privato che sta paralizzando il Paese. Si registrano
manifestazioni anche in altre città della Grecia. Fermi anche i
servizi pubblici e i trasporti marittimi, ferroviari e urbani.
I sindacati chiedono un salario minimo più alto. Attualmente
è di 773,5 euro lordi al mese (uno dei più bassi della zona
euro). Era stato aumentato del 2% lo scorso gennaio.
“Il salario minimo è stato ridotto del 22% nel 2012 e ora
l’inflazione è intorno all’8% e continuerà a crescere nei
prossimi mesi”, ha detto il sindacato comunista PAME in un
comunicato. I manifestanti, come riporta un comunicato del
sindacato del settore pubblico Adedy, chiedono anche “sostegno
agli ospedali” colpiti duramente durante la pandemia.
L’indice dei prezzi al consumo a febbraio, in coincidenza con
l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina il 24 febbraio, è
salito al 7,2% su base annua, rispetto al 6,2% del mese
precedente, un record per la Grecia dall’adozione dell’euro nel
2001.
Recentemente, di fronte al malcontento sociale e al calo di
popolarità in vista delle elezioni parlamentari del prossimo
anno, il primo ministro, Kyriakos Mitsotakis, ha annunciato 1,1
miliardi di euro di aiuti sociali per i lavoratori a basso
reddito.

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