Grecia: Syriza, ‘verità su intercettazioni prima delle elezioni’

Di Redazione / 07 Novembre 2022

ATENE, 07 NOV – Il principale partito greco di opposizione Syriza ha chiesto piena chiarezza da parte del governo guidato da Kyriakos Mitsotakis sullo scandalo delle intercettazioni telefoniche prima delle elezioni legislative previste nel Paese tra la primavera e l’estate del 2023. “Esiste un sistema parastatale all’interno dei Servizi segreti greci che è sotto la responsabilità di Kyriakos Mitsotakis” ha dichiarato oggi il portavoce di Syriza Nasos Iliopoulos, intervistato dall’emittente televisiva Skai. La vicenda del cosiddetto “watergate greco”, scoppiato a luglio, si è arricchita di un nuovo capitolo lo scorso sabato, quando il principale settimanale d’inchiesta greco, Documento, ha pubblicato una lista di 33 persone che sarebbero state spiate dai Servizi segreti greci tramite lo spyware Predator, in base a quanto rivelato da due fonti del giornale interne ai Servizi segreti greci. Secondo il settimanale, tra le vittime ci sarebbero personaggi di spicco della politica greca, come l’ex primo ministro Antonis Samaras, gli attuali ministri degli Esteri, delle Finanze, dello Sviluppo, del Lavoro e del Turismo, l’armatore Vangelis Marinakis, proprietario delle squadre di calcio Olympiakos e Nottingham Forest, e diversi giornalisti. Il portavoce del governo greco, Giannis Oikonomou, ha risposto ribadendo che non c’è nessuna prova a sostegno delle presunte intercettazioni rivelate dal settimanale greco e ha aggiunto che nondimeno il caso “sarà indagato a fondo dalle autorità competenti”. L’editore e giornalista di Documento, Kostas Vaxevanis, è stato convocato oggi a questo proposito dalla Corte di Cassazione greca. Lo scandalo delle intercettazioni è scoppiato lo scorso luglio quando Nikos Androulakis, eurodeputato e leader del partito socialista greco Pasok, aveva denunciato di essere stato prima intercettato dai Servizi segreti greci e poi di avere subito un tentativo di hackeraggio da ignoti del suo cellulare con Predator. Venerdì scorso, la Commissione d’inchiesta Pega del Parlamento europeo incaricata di indagare sull’uso di spyware nell’Ue ha invitato la Grecia a svolgere un’indagine “urgente e approfondita” sul caso.

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