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I soccorritori di Emiliano Sala: «Non abbiamo più speranze di trovarlo vivo»

Di Redazione |

ROMA – Non c’è “nessuna speranza” di trovare vivo l’attaccante del Cardiff, Emiliano Sala. Lo ha detto John Fitzgerald di Channel Islands Air Search, una delle unità impegnate in queste ore nelle ricerche del piccolo aereo da turismo, un Piper Malibu, sparito nei pressi dell’isola di Alderney, a bordo del quale, oltre al pilota, viaggiava il 28enne argentino partito dalla Francia e diretto a Cardiff. Fitzgerald ha sottolineato che «anche la persona più in forma al mondo» durerebbe poche ore in acqua.

Questa mattina alle 7.30 sono riprese le ricerche, come ha annunciato la polizia di Guernsey: «Ci sono attualmente tre aerei e un elicottero nell’aria. Stiamo anche esaminando le immagini satellitari e i dati dei telefoni cellulari per vedere se possono essere di aiuto nella ricerca. Fino ad oggi, nulla è stato individuato dell’aereo scomparso».

«”Siamo tutti sotto shock, aspettavano l’arrivo di Emiliano per il primo allenamento con i compagni, invece è arrivata questa terribile notizia». Con queste parole il Ceo del Cardiff, Ken Choo, descrive i momenti che sta vivendo il club gallese dopo la scomparsa dell’aereo sul quale viaggiava Sala, attaccante appena prelevato dal Nantes per 17 milioni di euro, cifra record per la società che milita in Premier League. «Ho incontrato Emiliano venerdì, una persona fantastica, era veramente felice di essere al Cardiff. Si capiva dall’espressione del suo viso quanto fosse contento di venire a far parte della nostra squadra e quanta voglia avesse di iniziare – ha proseguito Ken Choo -. Siamo molto tristi per quanto accaduto». 

Il Piper Malibu sul quale viaggiava Emiliano Sala non è di proprietà del patron del Cardiff, Tan Sri Vincent Tan, nè il club gallese è stato in qualche modo coinvolto nell’organizzazione del viaggio, secondo quanto dichiarato dalla società per smentire alcune informazioni circolate dopo la scomparsa dell’aereo e fare ulteriori precisazioni. In una dichiarazione rilasciata al “Wales Online”, il presidente Mehmet Dalman ha detto: «Abbiamo parlato con il giocatore e gli abbiamo chiesto se aveva bisogno di aiuto per organizzare il volo, ne avremmo preso uno di linea, ma ha preferito pensarci da sè, non so a chi sia rivolto, ma sicuramente non al Cardiff City». E le motivazioni della sciagura probabilmente andranno cercate proprio in quell’aereo, che nell’audio shock diffuso da un amico del giocatore viene definito come un velivolo che «sta cadendo a pezzi».

La polizia di Guernsey ha inizialmente valutato 4 possibilità: che il Piper sia atterrato altrove, che sia atterrato sull’acqua e sia stato soccorso da una qualche barca ma in nessuno dei due casi ci sia stata la possibilità di mettersi in contatto; che i due passeggeri, una volta atterrati sull’acqua, abbiano abbandonato il velivolo sulla zattera di salvataggio che era a bordo, ed è l’ipotesi principale sulla quale si sono basate le ricerche; che il Piper si sia schiantato in acqua, lasciando il pilota e Sala in mezzo al mare.

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