il caso
I soldati israeliani sparano in aria durante una visita a Jenin, c’era anche il viceconsole italiano a Gerusalemme
La delegazione era composta da 25 ambasciatori e diplomatici anche europei. Tajani: "Minacce inaccettabili"
Un’unità dell’esercito israeliano ha sparato colpi di avvertimento in aria durante la visita di alcuni diplomatici a Jenin, in Cisgiordania. La delegazione era composta da 25 ambasciatori e diplomatici anche europei, tra cui il vice console italiano a Gerusalemme, Alessandro Tutino, che è rimasto illeso. Il ministro degli Esteri Tajani ha dato istruzioni per chiedere immediate spiegazioni e protestare per l’accaduto con il governo di Israele: “Le minacce contro i diplomatici sono inaccettabili”, ha denunciato il titolare della Farnesina. L’Idf ha dichiarato che l’episodio è in fase di accertamento. I media palestinesi riferiscono intanto che l’artiglieria israeliana avrebbe colpito l’ospedale al-Awda, nel nord della Striscia di Gaza.
Il ministero degli Esteri palestinesi chiarisce sul suo account X che la delegazione diplomatica internazionale coinvolta nell’incidente a Jenin “stava svolgendo una missione ufficiale per osservare e valutare la situazione umanitaria e documentare le violazioni perpetrate dall’esercito israeliano contro il popolo palestinese». «Questo atto deliberato e illecito costituisce una palese e grave violazione del diritto internazionale», aggiunge il ministero palestinese, chiedendo protezione internazionale per il popolo e il personale diplomatico che opera in Palestina.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA