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La siccità porta alla luce nuove incisioni rupestri in Amazzonia

Volti umani sono apparsi sulle rocce delle rive del fiume Negro

Di Redazione |

SAN PAOLO, 12 NOV – La grave siccità che ha colpito negli ultimi mesi intere aree dell’Amazzonia ha portato alla scoperta di nuove incisioni a forma di volti umani nel sito archeologico di Lajes sulle rive del fiume Negro, a Manaus. Gli esperti stimano che i petroglifi abbiano tra i 1.000 e i 2.000 anni. Il sito di Lajes è stato il primo di Manaus ad essere iscritto nel Registro nazionale dei siti archeologici (CNSA) dell’Istituto nazionale del patrimonio storico e artistico del Brasile (Iphan) e tra i suoi reperti si includono frammenti ceramici e urne funerarie, oltre ad incisioni. Una gran parte, però, è scomparsa a causa delle azioni e delle opere umane e il presidente dell’Iphan, Leonardo Grass, ha affermato che la cosa più urgente ora è registrare tutti i reperti e portare avanti attività di sensibilizzazione affinché non vengano vandalizzati o saccheggiati. L’organismo di protezione del patrimonio ha chiesto alla polizia di rafforzare la sorveglianza.

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