Libia: leader islamista Belhaj tornato a Tripoli

Di Redazione / 23 Aprile 2022

IL CAIRO, 23 APR – Un noto ex combattente e leader
islamista, Abdel Hakim Belhaj, è tornato in Libia dopo anni di
autoimposto esilio in Qatar. Belhaj è arrivato a Tripoli giovedì
sera ed è stato scortato verso un’abitazione da una schiera di
automezzi armati come segnala oggi il sito The Libya Update.
Il ritorno “a sorpresa” del 55enne avviene nel pieno di
turbolenze politiche legate alla rivalità fra i due premier
libici ‘paralleli’ Fathi Bashagha e Abdul Hamid Dbeibah, nota il
sito.
“Molti” considerano il suo arrivo a Tripoli come “un segno di
escalation” poiché di Abdelhakim Belhaj è noto per aver militato
nel “Lifg”, “un gruppo terroristico che ha avuto legami con
Al-Qaeda”, ricorda il Libya Update. In un atto giudiziario
italiano cinque anni fa venne addirittura “indicato come capo
del Daesh in Maghreb”, quindi dell’Isis in Nordafrica. Una
informazione smentita dagli stessi jihadisti, per i quali Belhaj
e’ un “apostata” e “uno dei mali del Paese”.
Quando il Lifg (acronimo inglese per “Gruppo islamico
combattente in Libia”) fu schiacciato dalle forze dell’allora
leader libico Muammar Gheddafi, Belhaj fuggì in Thailandia dove
poi fu arrestato e torturato dalla Cia prima di essere
consegnato alla Libia nel 2004, ricorda ancora il sito. Rimase
imprigionato fino al suo rilascio avvenuto nel 2010 grazie a una
“deradicalizzazione” promossa da Saif al-Islam Gheddafi, il
figlio-delfino del colonnello.
Pur avendo elogiato la mediazione di Saif al-Islam per il
proprio rilascio, Belhaj durante la prima guerra civile libica
del 2011 guidò un gruppo di milizie anti-Gheddafi a Tripoli
contribuendo a porre fine al regno di 42 anni del dittatore.
Il combattente era poi entrato in politica, lanciando il
Partito Al-Watan in vista delle elezioni parlamentari del 2012,
in cui perà non riuscì a conquistare alcun seggio.

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