Notizie Locali


SEZIONI
Catania 17°

il piano shock

L’Ue si prepara a guerre e disastri: kit di sopravvivenza per i cittadini

Acqua, farmaci, cibo e batterie per resistere 72 ore

Di Redazione |

Sta suscitando polemiche la bozza della Strategia di preparazione dell’Unione europea un documento che la Commissione deve presentare oggi e che prevede un vero e proprio kit di sopravvivenza per i cittadini in caso di guerra o disastro naturale, come anticipato da alcuni siti (Fanpage, Corriere, la Repubblica)

Nella bozza della Strategia di Preparazione dell’Unione, scrive fanpage.it “in un contesto di aumento dei rischi naturali e antropogenici, e di deterioramento delle prospettive di sicurezza per l’Europa, è urgente che l’Ue e i suoi Stati membri rafforzino la loro preparazione” secondo cui l’Unione europea starebbe preparando un piano «alle crisi con 30 azioni chiave, invitando i cittadini a fare scorte di acqua per 72 ore, comprare farmaci, batterie e cibo», 72 ore viene considerato il tempo necessario per il ripristino dei servizi primari in caso di una crisi che potrebbe essere un’invasione armata, una guerra, un catastrofe naturale.

Immediato il commento su facebook il leader M5s Giuseppe Conte: «Teniamoci pronti: vogliono spingerci ad abbracciare la psicosi di un attacco imminente. Diffonderanno vademecum su come reagire e sopravvivere in condizioni di emergenza. Ci spingeranno a costruire bunker, ad accumulare scorte e riserve di cibo, medicine. Cosi forse sarà più facile far digerire ai cittadini un folle Piano di riarmo da 800 miliardi di euro. I cittadini dovrebbero fare scorte di farmaci per la guerra imminente? Ma lo sanno che in Italia mezzo milione di persone ha difficoltà anche solo ad acquistare farmaci nella quotidianità? Si preoccupino dei piani per affrontare l’emergenza carovita, piuttosto. Quella è reale».

«Vogliono convincerci – prosegue – con la propaganda che la minaccia russa, proprio adesso che sono in corso negoziati di pace, è più incombente e letale di sempre, e si estende all’intero continente europeo. Non aspettiamoci le scuse da Meloni e degli altri leader europei per i fallimenti sin qui accumulati. Continuano a perseverare in questa scriteriata linea guerrafondaia. Il 5 aprile tutti in piazza. Fermiamoli insieme».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA