VENTI DI GUERRA
Medio Oriente, Trump muove i bombardieri B-2: lo “spettro” di Sigonella nel conflitto
Spostamenti di aerei anche in diverse basi europee, mentre dalla Sicilia sarebbe decollato un pattugliatore per un volo di ricognizione nel Mediterraneo
Mentre Israele e Iran continuano nelle schermaglie lanciandosi attacchi missilistici reciproci, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump annuncia di aver dato al regime di Teheran l’«ultimo ultimatum» e sembra prepararsi a un possibile coinvolgimento degli Usa nel conflitto in Medio Oriente.
Una conferma a queste intenzioni arriva dagli ultimi movimenti di mezzi militari verso l’area mediorientale. Foto satellitari della base di Diego Garcia, in Territorio britannico nell’Oceano Indiano, hanno ripreso – secondo quanto scritto dal media israeliano Ynet in un servizio basato anche su fonti di intelligence – l’arrivo di quattro bombardieri B-2, in grado di trasportare un carico di 18 tonnellate e volare senza rifornimento fino a 11.000 chilometri. Si tratta degli unici velivoli dell’esercito Usa previsti per il trasporto della gigantesca bomba Mop (abbreviazione di Massive Ordnance Penetrator), nota anche con il nome in codice GBU-57, una bomba da 12,3 tonnellate sviluppata proprio per colpire gli impianti nucleari sotterranei di Fordow, in Iran.
Spostamenti
Ma i movimenti non si fermano qui. La ministra spagnola della Difesa, Margarita Robles, ha confermato oggi l’arrivo di bombardieri B-2 e aerei cisterna nelle basi statunitensi di Moron de la Frontera e Rota, in Andalusia, al sud della Spagna, nell’ambito del rafforzamento militare disposto dall’amministrazione Trump per il conflitto fra Israele e Iran.
«E’ vero che in questo momento gli Stati Uniti stanno utilizzando le loro basi, ma sempre in conformità con gli accordi bilaterale fra i nostri paesi e con i trattati», ha detto la ministra. Secondo dati pubblicati dalla Bbc, almeno 30 bombardieri ed aerei cisterna per rifornire caccia da combattimento hanno fatto scalo nelle basi aeree statunitensi in Spagna, Scozia e Inghilterra.
E l’Italia? Per il momento il nostro Paese sembrerebbe essere escluso da questi movimenti. Ma è mai possibile che la base Sigonella, tra le più vicine basi americane all’area mediorientale e principale hub per le operazioni statunitensi nel Mediterraneo – venga esclusa da queste strategia. In realtà pare di no. Un aereo pattugliatore P8 Poseidon americano decollato dalla base Usa siciliana in provincia di Catania avrebbe infatti nei giorni scorsi effettuato dei voli nel mare di fronte Israele.
La missione
A svelare la singolare missione del P8 Poseidon della marina militare americana operativo a Sigonella è stato Itamilradar, un sito web nato nel 2016 per tracciare i voli militari sull’Italia e sul Mar Mediterraneo. Secondo il monitoraggio di Itamilradar, l’aereo statunitense per tre giorni consecutivi «ha condotto una missione di sorveglianza estremamente insolita al largo delle coste di Israele. L’aereo ha volato a bassa quota, scendendo a tratti sotto i 240 metri, suggerendo una possibile ricerca di qualcosa sotto la superficie del mare».

La Naval Air Station di Sigonella è il principale hub per le operazioni americane nel Mediterraneo. La base ospita velivoli da pattugliamento marittimo P-3 Orion e P-8 Poseidon, aerei senza pilota tipo Hale (High Altitude Long Endurance), Global Hawk per la sorveglianza strategica ad alta quota, velivoli senza pilota tipo “Male” (Medium Altitude Long Endurance) Reaper armati, aerorifornitori e velivoli da trasporto. E’ anche il quartiere generale dell’Ags (Alliance Ground Surveillance), il supertecnologico sistema di sorveglianza della Nato.
La base è una cittadella autosufficiente, con alcune migliaia di militari, che, insieme alle famiglie, formano una comunità importante. Il personale della Us Navy alloggia soprattutto in residence sparpagliati attorno all’Etna.
Sigonella è stata la base di appoggio per gli Usa durante la guerra del Golfo con l’ Iraq di Saddam Hussein nel febbraio del 1991. Nel 1995 la base fu al centro della crisi Italia-Usa, quando il governo di Bettino Craxi rifiutò di consegnare Abbu Abbas e quattro palestinesi, responsabili del dirottamento dell”’Achille Lauro” e della morte di un suo passeggero, Leo Klinghoffer, ebreo, cittadino Usa. L’aereo egiziano sul quale i palestinesi viaggiavano era stato intercettato in volo da caccia Usa e costretto ad atterrare a Sigonella. Più recentemente, nel marzo 2016, la base ha ospitato anche F-16 danesi e aerei di altri Paesi alleati nell’operazione “Odissey Dawn”, fornendo supporto alle forze internazionali impegnate in quella crisi libica.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA