Migranti: protesta davanti a sede Unhcr Tunisi

Di Redazione / 18 Aprile 2022

TUNISI, 18 APR – Un gruppo di rifugiati e
richiedenti asilo, di vari paesi africani, protesta da sabato
scorso davanti alla sede dell’Alto Commissariato delle Nazioni
Unite per i Rifugiati (Unhcr) di Tunisi “contro la mancanza di
servizi da parte dell’Agenzia, l’espulsione di centinaia di
persone dai centri di accoglienza e il diniego di aiuti
economici”.
Questa manifestazione è la continuazione del sit-in iniziato
il 9 febbraio scorso di fronte alla filiale dell’Unhcr di
Zarzis. Secondo l’Ong Forum tunisino per i diritti economico e
sociali (Ftdes) “la protesta è iniziata dopo che l’Agenzia ha
adottato una politica non dichiarata di chiusura dei dormitori e
di riduzione del numero dei residenti, spingendo molti di loro
ad andarsene in cambio di alternative che non sono all’altezza
delle aspettative dei migranti e dei rifugiati “per l’assenza di
supporto finanziario”. Accuse respinte al mittente da parte
dell’Unhcr, la quale pur ammettendo che “la diminuzione
dell’assistenza finanziaria è dovuta ai vincoli di bilancio
dell’Unhcr Tunisia nel 2022, che hanno obbligato l’Agenzia a
rivedere le proprie attività in una serie di aree, compreso il
livello di assistenza in denaro fornita alle famiglie
vulnerabili”, ritiene tuttavia che la richiesta principale dei
manifestanti sia l'”evacuazione” dalla Tunisia, una richiesta
che Unhcr Tunisia non può adempiere, mentre invece ha un
programma di reinsediamento”. Lo ha spiegato all’ANSA Chiara
Cavalcanti, Associate Reporting Officer di Unhcr in Tunisia
aggiungendo che “l’Unhcr sta conducendo discussioni ad alto
livello su una soluzione alla situazione attuale e tutti gli
sforzi sono diretti a prevenire che si verifichino violenze o
danni contro chiunque, personale, manifestanti o altri. Inoltre,
l’Unhcr è in contatto con le Ong e le organizzazioni della
società civile che operano nel settore dei diritti umani per un
ulteriore coordinamento sulla risposta alla situazione”.
“L’Unhcr ha sospeso per i prossimi giorni la fornitura di
servizi a rifugiati e richiedenti asilo nei suoi locali a Tunisi
come misura preventiva”, ha concluso Cavalcanti. (ANSA)

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