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Migranti: proteste ad Atene contro la dura politica greca

Rifugiati accusano il governo di respingimenti illegali

Di Redazione |

ATENE, 18 MAR – Centinaia di rifugiati hanno protestato oggi ad Atene contro le dure politiche migratorie della Grecia, accusando il governo conservatore di “uccidere” i richiedenti asilo attraverso respingimenti illegali. “Stop ai respingimenti, abbasso il governo degli assassini”, recitava uno degli striscioni della manifestazione davanti al Parlamento. Su un altro si leggeva: “Il sangue degli innocenti grida giustizia”. Alcuni manifestanti portavano cartelli con le date dei naufragi delle imbarcazioni di migranti nel Mar Egeo. Altri manifestanti hanno tracciato un collegamento tra la morte dei migranti in mare e la tragedia ferroviaria del 28 febbraio, che ha provocato 57 morti ed è stata imputata al governo del primo ministro Kyriakos Mitsotakis. “Mitsotakis, hai le mani sporche di sangue: bambini morti in mare, bambini morti sui treni”, hanno scandito. Da quando è entrato in carica quattro anni fa, il governo conservatore greco ha rafforzato i confini terrestri e marittimi con la Turchia nel tentativo di arginare gli arrivi dei migranti. Questa settimana il ministro della Polizia Takis Theodorikakos ha annunciato che “nei prossimi giorni” sarà firmato un contratto per estendere di 35 chilometri la recinzione in acciaio al confine con la Turchia.

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