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Draghi, ‘per ora nessun segnale di de-escalation Russia’

'Io presto a Mosca, obiettivo summit Putin-Zelesnky'

Di Redazione |

BRUXELLES, 17 FEB – “Per il momento episodi di de escalation sul terreno non si sono visti”. Lo ha detto il premier Mario Draghi al termine del consiglio Ue informale sulla crisi ucraina. “Sostanzialmente la situazione è quella di qualche giorno fa, questi episodi che sembravano annunciare una de-escalation non sono presi seriamente, quindi dobbiamo rimanere pronti ad ogni eventualità”, ha aggiunto. “Dobbiamo perseguire la strategia della deterrenza ferma, non dobbiamo mostrarci deboli”, ha poi sottolineato il premier. precisando che “l’obiettivo è ora far sedere al tavolo il presidente russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. L’Italia sta facendo il possibile per sostenere questa direzione”. Draghi ha poi confermato che è in preparazione una sua missione a Mosca. “L’ altro aspetto della strategia” sulla crisi ucraina “è quello di mantenere il dialogo aperto, tutti i formati devono essere utilizzati, Nato, Osce, Normandia: sono tutti strumenti importanti che devono essere utilizzati”. “La nostra unità è la cosa che più ha colpito la Russia. Avremmo potuto dividerci perché ad esempio nella Nato ci sono tantissimi Paesi non solo quello che viene definito Occidente”, ha concluso Draghi. “Non possiamo rinunciare ai principi fondanti dell’Alleanza”, ha sottolineato.

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