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Governo Gb insiste, su invio migranti in Ruanda non ci fermeremo

'Corte Europea sorprendente, ma non ha giudicato illegale piano'

Di Redazione |

LONDRA, 15 GIU – Il governo britannico di Boris Johnson insiste sulla determinazione ad andare avanti con il contestato piano di trasferimenti dal Regno Unito in Ruanda di una parte di migranti sbarcati illegalmente sull’isola in attesa di risposta sulle loro richieste d’asilo. Lo ha ribadito alla Camera dei Comuni la ministra dell’Interno, Priti Patel, definendo “sorprendente” lo stop imposto dall’accoglimento di alcuni ricorsi in extremis da parte della Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo a un primo volo previsto ieri sera, dopo che la giustizia britannica ne aveva invece autorizzato la partenza in tre diversi gradi di giudizio. Patel ha tuttavia affermato che la decisione dei giudici di Strasburgo (contro la cui “interferenza” hanno tuonato diversi deputati della maggioranza Tory) dispone solo uno rinvio temporaneo e non sancisce come illegale il piano Ruanda, ribadendo che l’esecutivo sta quindi già lavorando per far partire in tempi brevi i prossimi voli in agenda, a dispetto degli “inevitabili ricorsi dell’ultimo minuto”. Non senza giustificarne la necessità sia per scoraggiare “la gang criminali” che gestiscono il traffico di clandestini attraverso la Manica, sia per garantire i diritti prioritari dei richiedenti asilo giunti legalmente. La ministra ombra laburista Yvette Cooper ha viceversa accusato il governo di aver creato il caos con la sua “incompetenza”, attraverso un piano che sapeva essere non solo “immorale”, ma anche “irrealizzabile in pratica”. Un’accusa che Patel ha respinto, pur evitando di rilanciare l’attacco diretto rivolto da Boris Johnson al Labour fra le proteste, durante il tradizionale Question Time del mercoledì, quando il premier ha detto che i laburisti “sono dalla parte dei trafficanti di esseri umani che mettono a rischio la vita della gente in mare, mentre noi siamo dalla parte di chi vuole venire qui in modo sicuro e legale”.

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