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LA RITORSIONE

La Russia interrompe le forniture di gas a Polonia e Bulgaria: «Sono Paesi ostili»

A Bruxelles intanto sono in corso «contatti a molti livelli» sulla decisione di Mosca

Di Redazione |

Controffensiva del Cremlino contro i paesi che sostengono l’Ucraina interrompendo le forniture di gas a Polonia e Bulgaria ufficialmente perchè non hanno pagato in rubli sostenendo che la richiesta della Russia di effettuare i pagamenti del gas in rubli non è un ricatto, e Mosca rimane un fornitore di energia affidabile, dice il portavoce del Cremlino Peskov. Lo stop alle forniture di gas è una risposta ad «atti ostili» contro la Russia, ha aggiunto. Da Sofia il governo garantisce di avere riserve per un mese. Nessuna restrizione per Italia e Austria. Gazprom sostiene che quattro acquirenti europei hanno pagato in rubli. Per Vienna si tratta di fake news. E Berlino assicura, «noi paghiamo il gas dalla Russia in euro».

Il presidente della Duma chiede che la fornitura di gas venga sospesa anche ad altri Paesi ostili. Dura la risposta della presidente della Commissione von Der Leyen: «non accettiamo ricatti». Sulla stessa linea la presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola in un tweet. «L'Unione europea non sarà ricattata e il Parlamento europeo chiede l’immediato embargo paneuropeo sulle forniture energetiche controllate dal Cremlino. È ora di tagliare le nostre dipendenze dagli autocrati una volta per tutte». 

A Bruxelles intanto sono in corso «contatti a molti livelli» sulla decisione di Mosca sul gas. Lo fa sapere una portavoce Ue riferendo di una «consultazione continua» tra Bruxelles e i governi europei anche «a livello bilaterale». La questione «è una priorità per noi sia a livello della presidente della Commissione europea che ad altri livelli», spiega la portavoce, aggiungendo che in giornata saranno diffuse ulteriori comunicazioni. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA