La Russia mette i leader europei nella sua blacklist. E impone il divieto di ingresso nei suoi confini ai «massimi dirigenti» dell’Unione, a una serie di commissari e membri del parlamento Ue e anche a politici e giornalisti degli stati membri che hanno «promosso iniziative anti russe». L’annuncio arriva dal ministero degli Esteri di Mosca che sottolinea come «qualsiasi ulteriore azione ostile da parte dell’Ue e dei suoi Stati membri incontrerà inevitabilmente una dura risposta». 

E così, dopo il divieto di ingresso contro il presidente Usa Joe Biden, il segretario di Stato Usa Antony Blinken e altri funzionari Usa, dopo lo stop al premier canadese Justin Trudeau incluso in una lista assieme a 313 cittadini canadesi, nel mirino finisce l’Unione europea. Il lungo comunicato del ministero degli Esteri, diffuso dalla Tass, non elenca i nomi ma fa un identikit piuttosto accurato, precisando che si tratta dei vertici delle istituzioni europee, di diversi commissari e «della stragrande maggioranza dei membri del Parlamento che promuovono politiche anti-russe». 

Ma nel mirino di Mosca finiscono anche personaggi pubblici, politici e giornalisti che «hanno sostenuto sanzioni illegali contro la Russia, incitato alla russofobia o violato i diritti e le libertà delle popolazioni di lingua russa». L’elenco dei nomi è stato consegnato alla rappresentanza europea a Mosca del provvedimento. Un’iniziativa che arriva in risposta alla raffica di sanzioni imposte dall’Ue alla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina il 24 febbraio scorso che oltre a toccare l’economia russa sono andate a colpire anche direttamente il presidente Russo Vladimir Putin e i suoi più stretti collaboratori.   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA