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Taiwan: nave militare Usa nello Stretto, ira di Pechino

Solo un'operazione di routine. La Cina accusa, 'provocazione'

Di Redazione |

PECHINO, 27 APR – Lo Stretto di Taiwan torna a riaccendere le tensioni tra Cina e Stati Uniti a causa del transito nelle sue acque registrato martedì da parte del cacciatorpediniere Uss Sampson: per gli Usa è un’operazione di routine, per Pechino è una provocazione. L’iniziativa dimostra “l’impegno per un Indo-Pacifico aperto e libero e gli Stati Uniti continueranno a volare, navigare e operare ovunque il diritto internazionale lo permetta”, ha chiarito in una nota la Settima Flotta Usa di base a Yokosuka, in Giappone, affidandosi a una formula ben rodata. Il passaggio nelle acque dello Stretto ha invece fortemente irritato Pechino, che rivendica la sovranità su Taiwan, destinata “alla riunificazione con la madrepatria” anche con l’uso della forza, se necessario. La Cina, infatti, ha espresso la sua “ferma opposizione” al transito della unità militare americana, avvertendo di avere una postura da “massima allerta”. Gli Stati Uniti, ha affermato Shi Yi, il portavoce del Comando orientale dell’Esercito popolare di liberazione (Pla), “compiono spesso tali azioni provocatorie, inviando segnali sbagliati alle forze dell’ indipendenza di Taiwan e minando deliberatamente la pace e la stabilità nello Stretto”.

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