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Turchia critica piano per rafforzare sicurezza Ue

Ankara contro lo Strategic Compass approvato da Consiglio Ue

Di Redazione |

ISTANBUL, 23 MAR – La Turchia ha contestato alcune parti del piano di azione per rafforzare la sicurezza dell’Unione europea (Ue) entro il 2030. Con un comunicato del ministero degli Esteri, Ankara ha definito “spiacevole” e “non lungimirante” il capitolo riguardante il Mediterraneo orientale dello Strategic Compass, ovvero la cosiddetta bussola strategica, che il Consiglio europeo ha formalmente approvato lunedì. “Il documento porterà senza dubbio l’Ue ad essere parte del problema più che la soluzione nel Mediterraneo orientale” ha fatto sapere il ministero degli Esteri turco ritenendo che la sezione relativa alla sicurezza nelle acque mediterranee orientali sia stata “dettata” da Grecia e Cipro, Paesi a cui il comunicato fa apparentemente un riferimento implicito definendoli “due membri dell’Ue con pretese massimaliste sui confini marittimi che negano e provocano danni ai diritti della Turchia e dei turco ciprioti”. Secondo Ankara “il documento non mostra la giusta direzione, non può funzionare come una ‘bussola’ né essere definito ‘strategico’”. Nel 2020 si erano create forti tensioni tra Turchia e Unione europea a causa di dispute riguardo ai confini delle acque territoriali tra la Turchia e la Grecia nel mare Egeo e nel Mediterraneo. Nello stesso periodo, Ankara e Atene avevano spesso espresso disappunto riguardo al possibile sfruttamento di risorse energetiche a largo di Cipro, isola divisa da quasi 50 anni di cui la parte settentrionale, dove vivono principalmente turco-ciprioti, è riconosciuta esclusivamente dalla Turchia.

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