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Ue, ‘pagamento gas in rubli vuol dire aggirare sanzioni’

'Contratti prevedono versamenti in euro o dollari'

Di Redazione |

BRUXELLES, 28 APR – Nell’acquisto di gas russo da parte di una società europea “se il contratto stipulato prevede che i pagamenti vengano fatti in euro o in dollari, l’obbligo della società termina nel momento in cui ha fatto il pagamento in euro o in dollari”. “Se il pagamento avviene in rubli non stiamo parlando del contratto stipulato e stiamo parlando di un aggiramento delle sanzioni”. Lo ha detto il portavoce della Commissione Eric Mamer nel briefing con la stampa quotidiano. “La domanda che viene posta è se rispettare il decreto violerebbe le sanzioni. La risposta chiara è sì, e stiamo stanno dando linee guida agli Stati membri per spiegare il perché”, ha aggiunto Mamer riferendosi al decreto russo sul pagamento del gas in cui si chiede alle società europee l’apertura di un secondo conto presso Gazprombank per la conversione in rubli dei pagamenti fatti in euro o in dollari. “Le autorità russe hanno messo in atto un sistema molto sofisticato che coinvolge una serie di passaggi e significa che le società pagheranno in una valuta e il loro pagamento verrà convertito un rubli da qualcun altro a un tasso di cambio e con dei tempi su cui non abbiamo controllo”, ha chiarito Mamer. “Abbiamo un quadro per le sanzioni, deciso dagli Stati membri, ed è la base per l’analisi su quali azioni possano venir fatte”, ha precisato.

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