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Zelensky: non accetteremo nessun risultato se non la vittoria

E sull'attacco di ieri al deposito di petrolio nella regione russa di Belgorod, il presidente ucraino non si sbilancia: «Mi dispiace, non discuto nessuno dei miei ordini come comandante in capo. Ci sono cose che condivido solo con le forze armate militari dell’Ucraina e quando parlano con me»

Di Redazione |

Strada sempre più in salita per la diplomazia visto che non si abbassano i toni e la reale ricerca di un compromesso di pace sembra ancora chiusa nel recinto delle buone intenzioni. In un’intervista a Fox news il presidente dell’Ucraina Zelensky non arretra di un millimetro dalle sue posizioni: «Oltre alla vittoria, il popolo ucraino non accetterà nessun risultato», assicura. E alla domanda su che cosa sia "disposto ad accettare» per garantire un accordo di pace, risponde: «Non scambiamo il nostro territorio. La questione dell’integrità territoriale e della sovranità è fuori discussione». Quindi, sull'attacco di ieri al deposito di petrolio nella regione russa di Belgorod non si sbilancia: «Mi dispiace, non discuto nessuno dei miei ordini come comandante in capo. Ci sono cose che condivido solo con le forze armate militari dell’Ucraina e quando parlano con me». 

Una dichiarazione di forza, quella del governo ucraino, forse motivata anche dalla recente promessa di un ingente arrivo di armi da parte di Washington: altri 300 milioni di dollari di aiuti militari, armi di ultima generazione come i missili guidati da laser, droni 'kamikazè e tank di fabbricazione sovietica. Ma anche dalla Gran Bretagna starebbero per arrivare soccorsi militari come, ad esempio, i sistemi antinave. Una fornitura sulla quale l’ambasciatore russo a Londra, Andrey Kelin, mette in guardia: «L'artiglieria a lungo raggio del Regno Unito e i sistemi antinave che il Regno Unito ha promesso a Kiev, diventeranno obiettivi legittimi per le truppe russe se consegnati in Ucraina». «Tutte le forniture di armi – osserva in un’intervista alla Tass – sono destabilizzanti e aggravano la situazione, rendendola ancora più sanguinosa». 

Ma, oltre al dibattito politico, sembra aggravarsi anche il bilancio delle vittime. Secondo la Procura generale ucraina ripresa dal "Guardian" il numero dei bambini morti o feriti sarebbe salito a 412: 158 uccisi e 254 con lesioni. E proprio per evitare che questi numeri aumentino, sarebbero stati organizzati per oggi 7 corridoi umanitari, compreso quello da Mariupol, assicura il vice primo ministro dell’Ucraina Iryna Vereshchuk, come riporta sempre il Guardian. Con 3 treni che dovrebbero partire dalle regioni di Lugansk e Donetsk per evacuare gli abitanti e portarli diretti a Leopoli. 

Difficile capire cosa accada davvero nelle zone dove infuriano i combattimenti. Secondo l’intelligence britannica, le forze russe si sarebbero ritirate dall’aeroporto di Gostomel vicino alla capitale ucraina Kiev. «Le forze ucraine continuano ad avanzare, mentre quelle russe sono in ritirata, nelle vicinanze di Kiev», afferma il ministero britannico della Difesa. Intanto, in Italia continua la caccia ai 'tesorì di Mosca. A Imperia, le Dogane e la Capitaneria di Porto di Imperia hanno sequestrato lo yacht «New Vogue», un’imbarcazione di circa 30 metri, del valore di oltre 3,3 milioni di euro, riconducibile a oligarchi russi.   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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