Premio Unesco per la libertà di stampa a giornalisti bielorussi

Di Redazione / 27 Aprile 2022

PARIGI, 27 APR – Il Premio Unesco per la libertà di
stampa è stato assegnato all’Associazione dei giornalisti della
Bielorussia (AJB) per aver salvato diversi media indipendenti
locali dalla violenta repressione messa in atto dal presidente
Alexander Lukashenko dalla sua rielezione nel 2020, ritenuta
truccata dagli occidentali. Un’azione che ha portato alla
reclusione di oltre 1.000 persone.
Fondata nel 1995, in reazione all’ascesa al potere di
Lukashenko un anno prima, e forte di 1.300 membri, l’AJB ha
lottato per preservare la libertà di stampa in Bielorussia, ma è
stata costretta a porre fine alle sue attività durante l’ondata
di repressione avvenuta la scorsa estate .
“È del tutto inaspettato”, ha esultato Andreï Bastunets,
presidente dell’AJB, all’annuncio del vincitore del premio
Unesco, assegnato per la prima volta in 25 anni a un collettivo.
“Questo premio è per tutti i giornalisti indipendenti bielorussi
che hanno continuato a lavorare negli ultimi due anni nonostante
tutte le pressioni, i divieti di pubblicazione e gli arresti”,
ha aggiunto Bastunets, fuggito dalla Bielorussia l’anno scorso e
che da allora si trova in un luogo segreto. Secondo le
informazioni dell’AJB, più di 24 giornalisti sono attualmente
dietro le sbarre in questo paese. “Praticamente tutti i media
indipendenti in Bielorussia sono stati banditi perché accusati
di esser ‘estremisti’, bloccati e visibili solo tramite una VPN.
Molti hanno lasciato la Bielorussia, ma altri continuano a
lavorare, scrivendo per testate che ora hanno sede fuori dal
Paese”, ha spiegato Andreï Bastunets.

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