Tanzania: i Masai minacciati di sfratto da Parco Ngorongoro

Di Redazione / 18 Marzo 2022

NGORONGORO, 18 MAR – Per oltre un secolo i pastori
Masai della Tanzania hanno condiviso la famosa area protetta del
cratere di Ngorongoro con zebre, elefanti e gnu ma ora rischiano
di essere allontanati poiché la loro crescita demografica
rappresenta una minaccia per la fauna selvatica.
Dal 1959 il numero di esseri umani che vivono nella riserva
Patrimonio dell’Umanità è balzato da 8.000 a più di 100.000
l’anno scorso. Il bestiame è cresciuto ancora più rapidamente,
da circa 260.000 capi nel 2017 a oltre un milione di oggi.
La Tanzania ha consentito alle comunità indigene come i Masai
di vivere all’interno di alcuni parchi nazionali, ma il rapporto
tra i pastori e la fauna selvatica può essere difficile quando
ad esempio animali feroci attaccano persone e bestiame.
La presidente tanzaniana Samia Suluhu Hassan, l’anno scorso
ha lanciato l’allarme: “Stiamo perdendo Ngorongoro” e ha
ordinato a funzionari di studiare come porre un freno alla
migrazione nell’area. Da canto suo il primo ministro, Kassim
Majaliwa, ha proposto un programma di trasferimento volontario
nel distretto di Handeni, dove il governo ha stanziato 162.000
ettari per i pastori.
La presidente tanzaniana Samia Suluhu Hassan, l’anno scorso
ha lanciato l’allarme: “Stiamo perdendo Ngorongoro” e ha
ordinato a funzionari di studiare come porre un freno alla
migrazione nell’area. Da canto suo il primo ministro, Kassim
Majaliwa, ha proposto un programma di trasferimento volontario
nel distretto di Handeni, dove il governo ha stanziato 162.000
ettari per i pastori. La comunità Masai è nettamente divisa
sulla questione, con molti riluttanti a lasciare l’unico
ambiente che abbiano mai conosciuto.

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Tag: tanzania