Ucraina: anziana madre aspetta il figlio davanti alle macerie

Di Redazione / 09 Aprile 2022

ROMA, 09 APR – L’anziana madre osserva i movimenti
di ruspe, escavatori e altri mezzi al lavoro pochi metri più in
là. Ma quella davanti ai suoi occhi non è un’opera da cui
emergerà una nuova costruzione e lei non è esattamente come gli
umarell milanesi, i pensionati che si fermano ore a guardare i
cantieri urbani. Siamo invece a Borodyanka, cittadina ucraina a
nord-ovest di Kiev divenuta tristemente nota da qualche giorno
per essere stata teatro di alcuni degli episodi più cruenti
perpetrati dai russi ai danni dei civili: quei veicoli in azione
sono impegnati nella rimozione delle macerie di un palazzo
residenziale semi-distrutto. Uno dei tanti, nella cittadina non
lontana dalla capitale ucraina.
“Il primo marzo, verso le 21.30, i fascisti del Cremlino sono
volati qua sopra e hanno sganciato una bomba”, racconta commossa
all’Afp Antonina Kaletnyk, la madre di un uomo che abitava in
quell’edificio. “Il suo appartamento è al terzo piano – conferma
la donna -. Adesso aspetto che rimuovano le macerie. Non so,
forse è riuscito a scappare, forse è ferito da qualche parte o
forse è ancora lì sotto: non lo so, non posso dirlo. Non lo
sento da un mese”.
Antonina, la cui abitazione non è stata colpita durante i
combattimenti, rimane lì, seduta a guardare, ancora fiduciosa.
Lo si intuisce quando indica ciò che rimane dei fabbricati
davanti a lei e distingue fra quelli dove, secondo le notizie
che ha, sono tutti morti e quelli dove invece gli abitanti sono
sopravvissuti, pur feriti. Ma come spiegare a una madre che le
speranze di avere buone notizie in quelle condizioni sono
davvero ridotte al lumicino? Svitlana Vodolaha, portavoce della
Protezione civile locale, è realista: “Qui i bombardamenti si
sono abbattuti tra la fine di febbraio e i primi di marzo. Se
qualcuno è ancora sepolto fra le macerie, le possibilità di
ritrovarlo vivo sono davvero scarse”.

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