IL CONFLITTO
Ucraina, salgono le tensioni internazionali: la Cina punta il dito contro la Nato e Mosca accusa gli Stati Uniti di aver dichiarato la “guerra economica”
Mentre sono aperti diversi corridoi umanitari in Ucraina, il dialogo tra Mosca e Kiev è in salita. Il Cremlino apre ai colloqui ma chiede di riconoscere il Donbass sovrano e si scaglia contro gli Stati Uniti per aver dichiarato la «guerra economica» alla Russia. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiede i Mig polacchi e pressa l’Occidente: catastrofe umanitaria senza la no-fly zone. Si riaccende la preoccupazione per la sicurezza delle centrali nucleari ucraine, con lo spettro di fughe radioattive da Chernobyl entro 48 ore.
Confermato per domani ad Antalya, in Turchia, il faccia a faccia tra Sergej Lavrov e Dmitry Kuleba, i ministri degli Esteri rispettivamente di Russia e Ucraina, ma le posizioni restano distanti. Lo stesso Kuleba si dice scettico e non ha "grandi aspettative» per domani. Del resto oggi il Cremlino ha affermato di volere tenere colloqui con l’Ucraina «il prima possibile» ma precisando che Kiev dovrebbe riconoscere le Repubbliche di Donetsk e Lugansk come «Stati sovrani e indipendenti». Zelensky, che ieri aveva aperto a un ragionamento sul futuro status di questi territori pur rigettando ultimatum, oggi torna a pressare l’Occidente, chiedendo no-fly zone e aiuto dei Mig del governo polacco. Un’offerta, quella di Varsavia, che per il Cremlino crea «uno scenario potenzialmente pericoloso». Deriva che anche Washington e gli alleati vogliono schivare.
Contribuisce alla tensione la Cina, che punta il dito contro la Nato a guida Usa, che avrebbe spinto «gradualmente» al conflitto, e contro il bando Usa per l’import di petrolio russo. Le società cinesi che aiutano Mosca «potrebbero subire pesanti ripercussioni», la replica statunitense. L’Ue inasprisce sanzioni verso Russia e Bielorussia, con misure mirate a oligarchi e funzionari, e valuta un tetto al prezzo del gas. Continua il lavoro diplomatico, domani e dopodomani a Parigi si riunisce il Consiglio europeo informale. Oggi la vicepresidente Usa Kamala Harris è in Europa, visite in Polonia e Romania.
Il controllo russo delle centrali nucleari ucraine preoccupa. Secondo Kiev Chernobyl è stata scollegata dalla rete energetica, impedendo il raffreddamento del combustibile nucleare esaurito. Potenziali perdite radioattive potrebbero esserci entro 48 ore, è l’allarme di Kuleba. Mosca assicura di aver preso tutte le misure di sicurezza necessarie ma il ministro per l’energia ucraino, Herman Halushchenko, ha denunciato torture subite dal personale di Zaporizhzhia, la maggiore centrale nucleare d’Europa da venerdì sotto il controllo russo.
Non si hanno finora notizie di violazione dei corridoi umanitari aperti in Ucraina, con un accordo per il cessate il fuoco dalle 9 alle 21 locali (ore 8-20 in Italia) e l’appello di Kiev a Mosca a rispettarlo. Colonne umane tentano la fuga lungo le direttrici Energodar-Zaporozhzhia, Sumy-Poltava, Mariupol-Zaporozhzhia, Volnovakha-Pokrovsk, Izyum-Lozova, e verso Kiev dagli insediamenti di Vorzel, Bucha, Borodyanka, Irpen e Gostomel.

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