Ue, ‘pagamento gas in rubli vuol dire aggirare sanzioni’

Di Redazione / 28 Aprile 2022

BRUXELLES, 28 APR – Nell’acquisto di gas russo da
parte di una società europea “se il contratto stipulato prevede
che i pagamenti vengano fatti in euro o in dollari, l’obbligo
della società termina nel momento in cui ha fatto il pagamento
in euro o in dollari”. “Se il pagamento avviene in rubli non
stiamo parlando del contratto stipulato e stiamo parlando di un
aggiramento delle sanzioni”. Lo ha detto il portavoce della
Commissione Eric Mamer nel briefing con la stampa quotidiano.
“La domanda che viene posta è se rispettare il decreto
violerebbe le sanzioni. La risposta chiara è sì, e stiamo
stanno dando linee guida agli Stati membri per spiegare il
perché”, ha aggiunto Mamer riferendosi al decreto russo sul
pagamento del gas in cui si chiede alle società europee
l’apertura di un secondo conto presso Gazprombank per la
conversione in rubli dei pagamenti fatti in euro o in dollari.
“Le autorità russe hanno messo in atto un sistema molto
sofisticato che coinvolge una serie di passaggi e significa che
le società pagheranno in una valuta e il loro pagamento verrà
convertito un rubli da qualcun altro a un tasso di cambio e con
dei tempi su cui non abbiamo controllo”, ha chiarito Mamer.
“Abbiamo un quadro per le sanzioni, deciso dagli Stati membri,
ed è la base per l’analisi su quali azioni possano venir fatte”,
ha precisato.

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