Zelensky, Mariupol come Lisbona, ora è un inferno

Di Redazione / 21 Aprile 2022

LISBONA, 21 APR – “I russi hanno bombardato di
proposito i civili”. Lo ha detto il presidente ucraino,
Volodymyr Zelensky nel suo intervento in videoconferenza al
Parlamento portoghese, riferendosi all’invasione russa. E,
parlando del massacro di Bucha, il presidente ha aggiunto che
“le fotografie non mostrano tutto”.
Indossando la sua ormai classica maglietta verde militare,
Zelensky ha dedicato la prima parte del suo discorso facendo un
bilancio delle vittime della guerra, e parlando di “campi di
concentramento” in Russia in cui sarebbero rinchiusi cittadini
ucraini. Ad ascoltarlo in aula, oltre ai parlamentari, sono
presenti anche il presidente portoghese Marcelo Rebelo de Sousa,
ex presidenti, l’ambasciatore ucraino, rappresentanti delle
amministrazioni locali e della comunità ucraina in Portogallo.
Zelensky ha paragonato la città assediata di Mariupol a
Lisbona, città simili per grandezza e perché entrambe si
affacciano sul mare. “I russi hanno reso questa città un
inferno”, ha detto Zelensky, aggiungendo che “non c’è una sola
abitazione in piedi”. “Il vostro popolo tra poco celebrerà la
rivoluzione dei garofani, sapete perfettamente cosa proviamo
noi”, ha proseguito facendo riferimento al 25 aprile, data in
cui in Portogallo si celebra la liberazione dalla dittatura. Il
presidente ha inoltre chiesto appoggio militare e sostegno per
l’entrata in Europa.

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