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Cronaca

Lo scrittore Valerio Massimo Manfredi in gravi condizioni per le esalazioni di monossido di carbonio

Di Redazione |

Lo scrittore e storico Valerio Massimo Manfredi è stato trovato esanime in un appartamento in via dei Vascellari a Roma. Manfredi, secondo quanto si apprende, era con la moglie, anche lei ritrovata priva di sensi. L’allarme è stato dato dalla figlia dello scrittore. Entrambi sono stati portati in ospedale in gravi condizioni. L’ipotesi più probabile è una intossicazione da monossido di carbonio.

L’archeologo, docente e scrittore Valerio Massimo Manfredi, è specializzato in topografia del mondo antico e protagonista di importanti spedizioni archeologiche, ed ha affiancato con felici esiti l’attività di studio e di ricostruzione storico-archeologica all’esercizio della scrittura letteraria, accompagnata con la grande divulgazione come autore televisivo e cinematografico.

Lo attestano i suoi tanti successi editoriali, tutti pubblicati da Mondadori, quali la Trilogia di Aléxandros (“Il figlio del sogno”, “Le sabbie di Amon” e “Il confine del mondo”, 1998), la serie di Ulisse (“Il mio nome è Nessuno – Il giuramento”, 2012; “Il mio nome è Nessuno – Il ritorno”, 2013; “L’oracolo”, 2014) e, tra gli altri, i romanzi storici “Palladion” (1985), “La torre della solitudine” (1996), “Chimaira” (2001), “L’ultima legione” (2002), “L’armata perduta” (2007, Premio Bancarella 2008). Manfredi è autore anche della saga bestseller dedicata all’antica Roma che comprende i romanzi “L’ultima legione” (2002), “L’impero dei draghi” (2005), “Idi di marzo” (2008), “Teutoburgo” (2016), “Antica madre” (2019), “Quaranta giorni” (2020), in parte ora confluiti nella raccolta “S.P.Q.R.” edita da Mondadori.

Di rilievo anche l’attività di Manfredi come sceneggiatore per la televisione (“Il cielo sotto il deserto”, 1998; “Akhenaton – Il Faraone eretico”, 2000) e per il cinema (“L’inchiesta”, 2006; “L’ultima legione”, 2007; 11 settembre 1683, 2012) e di conduttore televisivo di programmi di divulgazione scientifica (“Stargate – Linea di confine”, 2004-2008 su La7; “Impero”, 2008 su La7; “Metropoli”, 2013 su Rai3). Dal 2016 è stato conduttore di “Argo, un viaggio nella storia”, serie di documentari prodotti per il canale televisivo Rai Storia.

E’ autore di numerose pubblicazioni scientifiche e di saggi storici, tra cui “Petra e le città morte della Siria” (Istituto geografico De Agostini, 1983); “La strada dei diecimila. Topografia e geografia dell’Oriente di Senofonte” (Jaca Book, 1986); “Gli etruschi in Val Padana” (Il Saggiatore, 1991); “Mare Greco – Eroi ed esploratori del mondo antico” (Mondadori, 1994); “I Celti in Italia” (Mondadori, 1999); “I Greci d’Occidente” (Mondadori, 2000); “La tomba di Alessandro – L’enigma” (Mondadori, 2009). È sposato con Christine Feddersen, traduttrice inglese, e ha due figli. Sua figlia Diana è stata la disegnatrice della graphic novel intitolata “Bagradas” tratta da un racconto del padre.

Tra le pubblicazioni più recenti di Manfredi vanno citate: “Le meraviglie del mondo antico” (Mondadori, 2014); “Le inchieste del colonnello Reggiani” (Einaudi, 2015); “Andare per l’Italia etrusca” (Il Mulino, 2016); “Quinto comandamento (Mondadori, 2018); “Sentimento italiano. Storia, arte, natura di un popolo inimitabile” (Sem, 2019); “Antica madre” (Mondadori). Nato a Piumazzo di Castelfranco Emilia (Modena) l’8 marzo 1943, Manfredi è laureato in lettere all’Università di Bologna e specializzato in topografia del mondo antico all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 1980 al 1986 ha insegnato presso lo stesso ateneo, quindi all’Università di Venezia (1987) e successivamente alla Loyola University of Chicago, all’Ecole pratique des hautes études della Sorbona di Parigi e alla Bocconi di Milano. Manfredi ha condotto numerose spedizioni, tra cui la spedizione Anabasi in cui ha ripercorso l’itinerario della ritirata dei Diecimila descritto da Senofonte, la spedizione Har Karkom (Israele) e la ricognizione del sito del Trofeo dei Diecimila; ha inoltre partecipato a varie campagne di scavo in Italia (siti di Lavinium, Forum Gallorum e Forte Urbano).COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA