Favignana: i “campanara”, dolci tipici pasquali, di nonna Valeria
Valeria, nata nell’isola di Levanzo e residente a Favignana, è mamma di 3 figli, nonna di 8 nipoti e di 5 pronipoti. Ha 77 anni e da 56 vive felicemente con Rosario, suo marito. Da bambina “ha rubato l’arte” alla mamma, nel preparare i “campanara”, dolci tipici pasquali delle Egadi farciti con il miele che non possono mancare nelle case degli isolani.
Seppur l’uovo di Pasqua oggi è il dolce più ambito dai più piccoli durante le festività, il campanaro era ed è il vero il simbolo d’eccellenza della cucina isolana. Quest’enorme biscotto ha delle regole ben precise. In passato doveva assumere forme diverse, già stabilite, in base al ruolo in famiglia del destinatario. “Ad esempio – spiega Valeria – se si doveva preparare quello che si offriva al padre, che rappresenta il capofamiglia, il “campanaro” doveva avere più rami e doveva essere preparato mettendo non uno ma ben ben due uova sode sopra dipinte di rosso, mentre se era quello che la madre preparava per sé o per la figlia, ne bastava uno soltanto.