AI LETTORI
La Sicilia che crede, "La Sicilia" che unisce
Gli auguri di Natale del nostro editore Salvatore Palella: «Un giornale è legame»
Cari lettori de “La Sicilia”,
un giornale non è mai solo un insieme di pagine. È un legame. È una relazione quotidiana fatta di fiducia, attenzione e appartenenza. A Natale questo legame si sente ancora di più, ed è per questo che sento il bisogno di parlarvi senza formalità, ma con il cuore.
Il primo grazie va a chi “La Sicilia” la fa ogni giorno. Ai giornalisti, certo, ma anche ai poligrafici, a chi stampa la notte, al team social, a “La Sicilia ADV”, ai tecnici, ai collaboratori tutti. Come categorie, come squadra, come comunità vera. I grandi passi che abbiamo compiuto sono il frutto di un lavoro collettivo fatto di professionalità, sacrificio e amore per questo mestiere e per questa terra.
Grazie alla Sicilia. Ai siciliani. E ai siciliani nel mondo che continuano a sceglierci ogni giorno. Ci leggete sulla carta stampata, da poco anche a Roma e Milano, e ci seguite sul web, dove stiamo registrando numeri inaspettati in così poco tempo. Il vostro affetto è un segno potente di fiducia. Il vostro calore mi commuove. Le migliaia di messaggi che ricevo sui social - suggerimenti, critiche, incoraggiamenti o semplici ringraziamenti - mi fanno sentire profondamente fiero della missione che abbiamo intrapreso: unire voci, storie e identità sotto un nome che non è solo un giornale, ma una casa comune.
Il Natale ci ricorda chi siamo. La Sicilia è una terra profondamente cristiana, fatta di fede semplice, concreta, vissuta. Lo vediamo nei presepi che tornano a riempire le piazze, nelle luci che non sono solo decorazioni, ma segni di speranza. È una tradizione che non dobbiamo perdere. Andare a Messa, sostenere le parrocchie, aiutare chi è più fragile significa tenere viva l’anima più autentica della nostra comunità. Sotto il nome migliore che potessimo scegliere: “La Sicilia”.
Buon Natale a tutti noi.