Corrado Lopresto, il Bestseller biografico del più grande collezionista italiano di auto d’epoca
(Milano, 13/9/22) - Milano, 13.09.2022 – Per coloro che sono appassionati di auto d’epoca, esce oggi il libro autobiografico di Corrado Lopresto “LOPRESTO. L’arte di tenere in vita l’arte da un grande collezionista di auto d’epoca italiane” (Bruno Editore). Al suo interno, l’autore condivide con i lettori i segreti dell’arte del collezionismo e le strategie utilizzate per restaurare le più iconiche e celebri automobili italiane.
Il libro non si limita agli aspetti tecnici, ai quali l’autore dedica gli ultimi capitoli, ma offre uno scorcio personale sul passato del collezionista: “Ho voluto raccontare la mia storia, quella della mia famiglia e delle macchine che negli anni ho collezionato perché le diverse vicende s’intrecciano indissolubilmente.”
Corrado Lopresto ci svela che il desiderio di scrivere questo libro è arrivato mentre tentava di convincere i propri figli a passare le vacanze a Bagnara, il suo paese natale. La riluttanza dei ragazzi lo ha improvvisamente portato a realizzare quanto lontane fossero le loro visioni di quel luogo, quanto poco conoscessero le origini della famiglia, le gesta dei loro nonni. Nella vita, l’autore si è sempre sentito investito dell’incarico di preservare frammenti del passato e di tramandarli ai posteri, e così ha fatto: prima con le auto e ora con questo libro.
“L’obiettivo dell’autore con questo libro è chiaro: sensibilizzare il proprio pubblico ad adottare un approccio conservativo al passato, che per lui si esprime in primis nell’affascinante mondo delle auto d’epoca” incalza Giacomo Bruno, editore del libro “Un approccio questo che gli è stato insegnato quando era giovane. L’autore infatti ha una caratteristica peculiare: da sempre è stato portato a restituire un’anima agli oggetti inanimati, ritrovandone la storia. Da qui la creazione di questo libro, rivolto ad appassionati di auto d’epoca ma non solo”.
“Quando ho conosciuto Giacomo Bruno sono rimasto colpito dalla sua velocità e dalla sensibilità che ha dimostrato nel comprendere cosa volevo dire e il risultato che volevo raggiungere con questo percorso editoriale” conclude l’autore.