Appello al presidente Mattarella: «Lo Stato protegga la famiglia Cutrò»
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L’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia ha rivolto un appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella «affinché si faccia tutto il possibile per proteggere la famiglia Cutrò e soprattutto si faccia chiarezza su come sia stato possibile che la Commissione Centrale del Ministero degli interni abbia revocato le speciali misure di protezione mettendo così a grave rischio di vita la mia famiglia».
«Quello che fa più male - afferma Cutrò- sta proprio nelle parole intercettate dai carabinieri nel corso delle indagini: il capomafia confida nel fatto che lo Stato si stancherà di proteggere la famiglia Cutrò. Anzi per il capomafia questa è una certezza! Il nocciolo sta proprio nella assoluta consapevolezza del capomafia che basterà semplicemente attendere che lo Stato si stufi di Ignazio: che lo faccia per risparmiare danaro e quindi per ridurre i costi della sua protezione oppure per il suo temperamento, per le sue proteste poco importa».
E ancora: «Il capomafia sa bene che deve soltanto attendere questo momento e potrà uccidere Ignazio Cutrò e la sua famiglia. Noi, se siamo uno Stato civile che vuole veramente sconfiggere le mafie e sostenere gli onesti cittadini che denunciano dobbiamo infrangere, spezzare questa granitica certezza del capomafia che mai e poi mai lo Stato smetterà di proteggere i testimoni di giustizia».