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Biblioteca Lucchesiana a rischio chiusura: intervista al direttore Don Angelo Chillura

Luigi Mula

29 Agosto 2019, 19:47

Biblioteca Lucchesiana a rischio chiusura: intervista al direttore Don Angelo Chillura

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Chiusa  nel 1963 e riaperta al pubblico nel 1990, con un discorso inaugurale dello scrittore Gesualdo Bufalino, la Biblioteca Lucchesiana di Agrigento rischia, oggi, di chiudere nuovamente le sue porte ai cittadini, ai visitatori e ai tanti studiosi provenienti da tutto il mondo.

Il Comune di Agrigento ha, infatti, recentemente comunicato al direttore della Lucchesiana, don Angelo Chillura, di non avere più risorse per pagare le utenze di luce, telefono ed acqua (€ 5.567,80 nel 2018) .  

Così, l’amministrazione comunale, che si prepara a celebrare il prossimo anno 2600 anni di storia e si candida a Capitale Italiana della Cultura, sferra il colpo fatale alla massima istituzione culturale agrigentina che vanta 250 anni di storia.

Una situazione paradossale; possiamo affermare: pirandelliana! 

Nell’Italia meridionale, ricordiamo, la Lucchesiana si segnala tra le biblioteche più antiche, tra le più ricche per preziosità e rarità del patrimonio e per complessità e coerenza dell’impianto originario.

Eretta “senza risparmio di fatiche né di spese” dal conte Andrea Lucchesi Palli, vescovo di Agrigento, fu donata al popolo e aperta a tutti il 16 ottobre 1765, affinché vi fossero coltivate le scienze.

Il fondo storico, costituito da circa 14 mila volumi della biblioteca personale del vescovo, comprende 32 codici arabi che, con quelli della Centrale e della Comunale di Palermo, rappresentano il 90 per cento di manoscritti orientali custoditi nelle biblioteche siciliane.

Nei secoli successivi la biblioteca si è arricchita delle collezioni librarie appartenenti agli ordini religiosi soppressi e ad un gran numero di donazioni di privati.

La “Chiara e Magnifica” Lucchesiana possiede, oggi, circa 100 mila documenti (di cui 35 mila anteriori al 1800), 350 manoscritti, 32 codici arabi, 82 incunaboli, 300 edizioni del XVI secolo.

Tra le molte edizioni rare e di pregio, l’unica copia esistente de “La protesta dei Messinesi” del 1478 di Zizo Manfredi.

Corsa contro il tempo, quindi, per salvare lo spazio di “rigenerazione culturale che in quest’ultimo quarto di millennio ha arricchito la vita culturale e sociale del territorio agrigentino”. Abbiamo incontrato Don Angelo Chillura ad Aragona ( dove il direttore è  anche parroco di arcipretura), per parlare del futuro della Lucchesiana. Dalle parole del canonico si percepisce tanta amarezza, ma, anche, tanta forza e tanta grinta per reagire a quella che lui considera un’ingiustizia.

Don Angelo, un fulmine a ciel sereno?

“Fin dagli anni Ottanta il Comune di Agrigento ha sempre provveduto al pagamento delle utenze di  acqua, telefono e luce. Un impegno rinnovato nel contesto della convenzione del 1990 con l’assessorato regionale ai Beni Culturali. Adesso la decisione da parte dell’amministrazione Firetto di interrompere il pagamento delle utenze della biblioteca. La decisione certamente rattrista, e non poco, perché in questo modo verranno a mancare condizioni atte a garantire l’apertura e la fruizione della biblioteca, istituzione culturale che vanta 250 anni di storia.”

Una decisione che stride con la candidatura di Agrigento a capitale italiana della cultura. Non crede? 

“Mentre il comune si prepara a celebrare il prossimo anno 2600 anni di storia e si candida a capitale italiana della cultura, ritengo che a maggior ragione, sia chiamato a distinguersi nel sostenere in ogni modo la biblioteca, uno dei più prestigiosi istituti culturali della Città.”

Mentre,  il personale in servizio?

“In virtù della citata convenzione, il governo siciliano, per garantire la funzionalità,  continua ad assicurare il personale bibliotecario.”

Ma perché il Comune dovrebbe continuare a garantirne il sostegno?

“Perché la Lucchesiana fu donata dal vescovo Lucchesi Palli proprio e innanzitutto agli agrigentini, oltre che agli studiosi d’ogni dove. Il modesto impegno economico, del comune di Agrigento, ha rappresentato non solo quella  giusta gratitudine per tanta lungimirante munificenza, ma prima ancora, per la volontà condivisa di riscattare il nostro bel territorio attraverso quello spazio di rigenerazione culturale che la biblioteca rappresenta.”

In passato, ricordiamo, sono stati molteplici gli eventi culturali organizzati in Lucchesiana.

“Lo scorso luglio, per esempio, si è svolto un partecipato incontro con la scrittrice  Simonetta Agnello Hornby mentre a novembre è già in programma un incontro con lo scrittore Matteo Collura.”    

Il Comune, però, si trincera dietro alle difficoltà di bilancio. 

“Tutti siamo a conoscenza delle difficoltà economiche che attraversa il Comune di Agrigento. Ma, ritengo che la Lucchesiana non può essere penalizzata in tal modo dal necessario risanamento del bilancio comunale; Credo, piuttosto, che il risanamento passi anche da un potenziamento degli investimenti sulla cultura.”

Ha chiesto ad altri Enti di farsi carico delle spesse?

“Ho chiesto anche al Parco archeologico di farsi carico del pagamento delle utenze  che annualmente ammontano a circa cinquemila euro. Il costo della corrente elettrica si può ridurre sensibilmente rinnovando il contratto e portandolo la potenza contrattuale da 25 kw a 10 kw. Inoltre, la Moncada Energy ha dato la disponibilità a realizzare un impianto fotovoltaico, impegnandosi anche per la manutenzione.

È partita, inoltre una sottoscrizione; chi vuole dare una mano alla Lucchesiana può farlo attraverso un bonifico bancario.”

È fiducioso?

“Mi auguro che la Lucchesiana possa continuare a svolgere il suo servizio di promozione umana e identitaria e auspico che il Comune  pervenga ad una rimodulazione del sostegno alla prestigiosa Istituzione che in quest’ultimo quarto di millennio ha arricchito la vita culturale e sociale del territorio agrigentino.”.

Chi vuole dare una mano a pagare le bollette della Lucchesina potrà farlo attraverso un bonifico bancario di cui è stato diffuso il seguente IBAN IT 20 V 02008 16600 000 300 30 1227 (Unicredit – AG –piazzale Aldo Moro) intestato a Biblioteca Lucchesiana, via Duomo 94.