Picarella della Confcommercio: "Per Lampedusa occorre una fiscalità di vantaggio"
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"Il caso della nave di una ONG tedesca, guidata da una giovane ragazza entrata di prepotenza nel porto Lampedusano, ha scatenato i più disparati commenti e prese di posizioni politiche dell’una e dell’altra parte. Chi osanna alla giovane e brillante “pirata” che dietro la scelta del salvataggio di alcuni migranti a bordo, la etichetta come la nuova paladina dei diritti civili, chi mosso da ragione patriottiche inneggia al suo arresto ed augura anni di galera per aver violato le leggi della Repubblica
Non entrando nel merito di questa o quella considerazione politica, ne tanto meno i svolti giudiziari della vicenda, ritengo necessario ragionare sulle conseguenze che il clamore mediatico scatenato delle vicende lampedusane abbiano sulla economia dell’isola nel bel mezzo del mare mediterraneo, che giova ricordare batte bandiera italiana. La negativa pubblicità che viene scatenata in queste situazioni genera inevitabilmente uno scossone nelle attività principalmente turistiche, ha nel suo territorio oltre 1000 partite iva del settore del terziario operanti in una stagionalità ben delimitata".
Lo dichiara il presidente di Confcommercio Agrigento Francesco Picarella che continua: "Certo le sue bellezze compensano egregiamente la percezione di chi va in visita, ma di certo il clamore generato dalle notizie di cronaca, mettono in seria difficoltà chi ha deciso di fare impresa in questo isolotto porta d’Italia e d’Europa. Se fosse facile non si chiamerebbe impresa, ma sono altrettanto sicuro che una fiscalità di vantaggio oppure altra forma di sostegno a chi decide di investire in questo territorio, sia assolutamente necessario per compensare la concorrenzialità di altre mete turistiche europee e non.
Ad esempio, Canarie (Spagna), Azzorre e Madeira (Portogallo), alcune isole greche hanno un regime fiscale dal 4 al 7% per chi fa impresa. Nessuna iniziativa per chiedere all’Ue la fiscalità di vantaggio invece per le isole siciliane. A dire il vero l’Unione Europea ha ammesso la possibilità di interventi di fiscalità di vantaggio anche per alcune Regioni del Sud Italia, Sicilia compresa. Tali interventi, però, riguardano solo le aliquote delle imposte di competenza regionale non generando impatto sulle aree dell’unione concorrenti. Ad esempio le isole Canarie, arcipelago spagnolo situato nell’Oceano Atlantico, godono di un regime economico e fiscale differenziato che favorisce lo sviluppo economico e sociale e compensa gli effetti dell’insularità. In Grecia esistono una serie di misure di vantaggio per le Isole dell’Egeo e in Portogallo per le Azzorre e Madeira. Per modificare ciò occorre una strategia complessiva ed una difesa della insularità sollecitando un provvedimento normativo nazionale. La fiscalità di vantaggio viene definita come “l’insieme delle disposizioni tributarie studiate per fornire incentivi a particolari aree geografiche di uno Stato, o a settori sociali e imprenditoriali, per favorirne lo sviluppo”. L’Unione Europea ritiene compatibili tali misure per quei territorio in cui si registrano particolari forme di sott’occupazione o tenori di vita particolarmente contenuti.
Il Portogallo e la Spagna hanno saputo fare prevedendo scelte strategiche per alcune zone interne, cosa che non ha saputo fare lo stato italiano. Oggi risulta indifferibile prevedere immediatamente una misura compensativa come la delocalizzazione per le imprese che vengono a realizzare attività con una fiscalità di vantaggio per l’isola di Lampedusa. Un costo fiscale della misura per Lampedusa che risulterebbe molto contenuto e di facile applicazione. Proprio su questa ottica chiederemo al Governo nazionale un incontro per affrontare il tema Lampedusa non per gli aspetti migratori ma di sostegno alle imprese del territorio".