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Licenziamenti e contestazioni agli autisti degli autobus

Di Gioacchino Schicchi |

Agrigento – I licenziamenti sono 2, ma le contestazioni disciplinari già notificate sono circa una sessantina, a carico di almeno 15 lavoratori a fronte di 24 operatori impegnati in totale. Ad emetterle è stata la Tua, la Trasporti urbani Agrigento, società di scopo creata dalla Sais per gestire il trasporto pubblico locale nella città dei Templi, la quale ha letteralmente impegnato il “pugno duro” contro i propri dipendenti dopo mesi di verifiche e – presunte- rilevazioni di comportamenti irregolari.

Dentro il corposo fascicolo delle contestazioni disciplinari, tutte riferite e vicende risalenti anche a cinque sei mesi fa e tutte realizzate con l’incipit “abbiamo saputo che..”, c’è un po’ di tutto: dall’autista che si sarebbe fermato ad attendere i passeggeri non dove si trova la “paletta” a quello che avrebbe preso il denaro senza dare il biglietto (si tratta, comunque, di episodi singoli dal presunto danno di uno, due euro), o che non avrebbe controllato il possesso del ticket da parte dei passeggeri. Contestazioni, alcune lievi e altre molto serie che potrebbero – è la previsione della Cgil, sindacato principale tra i lavoratori della Tua – portare ad almeno una decina di provvedimenti di licenziamento.

Sul punto la Sais, che proprio due giorni fa ha incontrato i rappresentanti delle Filt Cgil non avrebbe intenzione di cedere di un solo centimetro. “L’attività rilevata – si legge nel verbale redatto al termine dell’incontro – risponde ad una normale serie di verifiche disposte dall’Azienda al fine di accertare il corretto svolgimento dei servizi e … in presenza di infrazioni rilevate e contestate agli interessati, ancor prima di irrogare eventuali sanzioni disciplinari è stato chiesto ai dipendenti interessati di presentare le proprie giustificazioni”. Unica concessione fornita alle richieste sindacali “la necessaria obiettività nella valutazione delle circostanze che caratterizzano i singoli casi”. Proprio sul punto dell’assenza di un problema di “gruppo”, ma di semplici contestazioni ad personam punta il privato, interessato probabilmente anche a rompere un po’ il fronte sindacale. Ad oggi senza particolare successo.

“Non sappiamo per quale motivo adesso, a pochi mesi dalla scadenza del contratto – spiega il segretario generale della Cgil di Agrigento, Massimo Raso – si stia procedendo in tal modo, con contestazioni indiscriminate inviate a tappeto per fatti risalenti anche a cinque, sei mesi fa. Quel che è certo è che come Cgil saremo al fianco dei lavoratori per scongiurare eventuali licenziamenti illegittimi. Abbiamo già chiesto un incontro all’Amministrazione comunale di Agrigento per sottoporre loro la vicenda, ma non abbiamo ancora ricevuto risposta”.

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