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Inchiesta Girgenti Acque, perquisizioni (e due nuovi indagati) nella società che ha certificato il bilancio

Di Fabio Russello |

Per la Procura di Agrigento, Girgenti Acque avrebbe utilizzato decine di fatture false per almeno due milioni di euro che di fatto avrebbero falsato il bilancio del 2014 della società che gestisce il servizio idrico integrato in provincia di Agrigento.

Sarebbe questo – secondo indiscrezioni – il risultato delle perquizioni che i finanzieri del Nucleo di Polizia finanziaria di Agrigento e i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Agrigento hanno effettuato, su delega della Procura della Repubblica di Agrigento, nella sede di Bari della Deloitte & touche S.p.a., una delle maggiori società di revisione contabile in Italia e tra le più importanti al mondo. La sede è stata perquisita e diverse persone sono anche state sentite e ci sarebbero due nuovi indagati tra i manager della società di revisione contabile.

L’inchiesta della Procura, coordinata dal procuratore capo Luigi Patronaggio, è diretta dal sostituto procuratore Salvatore Vella che ha guidato le operazioni in Puglia. Sono stati sequestrati diversi documenti, tra carte e fatture. La Girgenti Acque dal 2013 si fa certificare i propri bilanci proprio dalla Deloitte & Touche. E tra i documenti sequestrati ci sono alcune fatture che hanno attirato l’attenzione degli investigatori. Fattura per oltre due milioni di euro che, secondo che gli inquirenti, sarebbero false e che avrebbero reso inattendibile il bilancio di Girgenti Acque del 2014, perché ne avrebbero falsato in maniera determinante le poste principali.

Ci sarebbero anche decine di doppie fatture, aventi lo stesso numero e la stessa data di emissione ma con oggetto e descrizioni diverse. La Procura, con il pm Salvatore Vella, ha interrogato, con l’ausilio dei consulenti tecnici contabili, diverse persone ed è da qui che è scaturita l’iscrizione sul registro degli indagati di un manager e di un socio della Deloitte & touche.

La Procura ipotizza che la Deloitte & Touche, che avrebbe dovuto svolgere il proprio compito di certificazione dei bilanci di Girgenti Acque in modo indipendente, ha invece fatto parte del sistema su cui la società guidata da Marco Campione ha operato. La Procura ha anche richiesto le carte della certificazione del bilancio 2017 di Girgenti acque, che la Deloitte & Touche ha ancora in corso di verifica.

L’inchiesta su Girgenti Acque è stata affidata ai sostituti Salvatore Vella, Alessandra Russo e Paola Vetro e ha già visto oltre settanta persone iscritte sul registro degli indagati tra cui l’ex prefetto di Agrigento Nicola Diomede (poi rimosso) insieme ad altri personaggi della vita politica, amministrativa ed imprenditoriale della provincia. I reati ipotizzati sono, a vario titolo, quello di associazione per delinquere, truffa, corruzione, danneggiamento, ricettazione, falsità ideologica e inquinamento ambientale. L’inchiesta mira ad accertare presunte anomalie nella gestione del servizio idrico in provincia e presunte corruttele in cambio di assunzioni e favori.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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