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Agrigento, l’impianto di compostaggio che inquinava ambiente e falde acquifere

Di Redazione |

La Digos della Questura di Agrigento ha eseguito un decreto di sequestro preventivo dell’impianto di compostaggio della ditta “Giglione Servizi Ecologici”, di Ioppolo Giancaxio. Il provvedimento è stato emesso dal Gip del Tribunale di Agrigento su richiesta della Procura della Repubblica.

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Il sequestro si è reso necessario dopo una perquisizione effettuata dai poliziotti, unitamente a tecnici dell’Arpa effettuato lo scorso 30 gennaio nel corso della quale sono state riscontrate gravi irregolarità nel processo di compostaggio, con violazione della normativa sullo smaltimento dei rifiuti con conseguente deterioramento delle acque, dei terreni e dell’ecosistema circostante, con l’aggravante della continuazione del reato.

I titolari della ditta che gestisce l’impianto e il procuratore generale della stessa sono indagati per una serie di reati ambientali perchè “nelle loro qualità, in tempi diversi, depositavano in modo incontrollato i rifiuti e li immettevano nelle acque superficiali in violazione del divieto” previsto dal teesto unico dell’ambiente e “perché mediante illecito smaltimento di rifiuti cagionavano abusivamente un deterioramento significativo e misurabile delle acque, dei terreni e di tutto l’ecosistema relativo all’impianto di compostaggio”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA