Migranti, a Lampedusa riprendono gli arrivi: decine di sbarchi in poche ore, è di nuovo emergenza
E ora c'è il rischio di un nuovo esodo verso le coste italiane dopo il conflitto scoppiato in Sudan
epa02578354 Would-be migrants from Tunisia aboard a boat arrive on the southern Italian island of Lampedusa, Italy, 12 February 2011. Italy declared a humanitarian emergency on its southern islet of Lampedusa on 12 February 2011 and organized air lifts to the mainland as immigrants from Tunisia continued to stream in. Nearly 3,000 people, mostly from the North African country, have made their way to the island in just two days, in the wake of recent political unrest in Tunisia that led to the overthrow of president Zine el- Abidine Ben Ali. EPA/FRANCO LANNINO
Sono ben 640, distribuiti su 17 imbarcazioni, i migranti sbarcati ieri a Lampedusa che si è all’improvviso ritrovata di nuovo in emergenza. E altri 179 soccorsi, dopo la mezzanotte, mentre viaggiavano su quattro
carrette. In totale 21 sbarchi con 819 persone nel giro di 24 ore. Trentasette migranti, fra cui 3 donne, sono stati trovati anche a terra dalla Guardia di finanza mentre vagavano a Cala Galera. L’imbarcazione utilizzata per la traversata, che a detta dei migranti è salpata da Sfax, in Tunisia, al momento non è stata ancora ritrovata.
Le motovedette di Capitaneria di porto e Guardia di finanza faticano a raccogliere tutti gli Sos e occorrere i tanti barchini che vengono segnalati in area Sar o nelle acque antistanti l’isola.
La raffica di sbarchi, iniziata nella tarda mattinata di ieri, si sta registrando dopo quattro giorni di stop dovuti alle cattive condizioni del mare. Quasi tutti i migranti giunti nelle ultime ore hanno dichiarato di essere partiti dalla Tunisia: arrivano invece da tutta l'Africa: Burkina Faso, Ghana, Togo, Costa d'Avorio, Liberia, Gambia, Camerun, Guinea, Niger, Mali, Nigeria e Senegal i luoghi d'origine dei profughi che sono riusciti a raggiungere l'Italia.
Il rischio di un nuovo esodo
E ora c'è il rischio di un nuovo esodo verso le coste italiane dopo il conflitto scoppiato in Sudan: è l'ennesima situazione di instabilità in Africa, che si aggiunge alla già difficile gestione dei profughi provenienti da Tunisia e Libia.
«Negli ultimi giorni ci sarebbero tra le 10mila e le 20mila persone in fuga dal conflitto nella regione sudanese del Darfur per cercare rifugio nel vicino Ciad», spiega l’alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati secondo cui ci sono «milioni di persone in fuga nella regione» del Sudan.
Hotspot al collasso
Nei gruppi giunti, nelle ultime ore a Lampedusa, anche tante donne e bambini su natanti in metallo di 6 o 7 metri, quelli che sono stati ritenuti, dalla Procura di Agrigento, «bare galleggianti» perché si ribaltano immediatamente a causa della scarsa tenuta del mare
Tutti i migranti sbarcati sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove, all’alba, c'erano 1.094 ospiti, a fronte dei poco meno 400 posti disponibili. Ieri mattina, nella struttura di primissima accoglienza, erano presenti 315 persone.