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Il sindaco di Licata: “Se passa la sanatoria mi dimetto”

Di Fabio Russello |

“Se domani l’Assemblea regionale siciliana approverà la sanatoria, mi dimetterò da sindaco. Cosa dovrei raccontare ai miei concittadini a cui è stata demolita la casa abusiva? Con quale faccia dovrei andare in giro? Che la politica si è svegliata dopo più di trent’anni?”.

E’ lo sfogo di Angelo Cambiano, giovane sindaco di Licata, grosso centro dell’agrigentino, in prima linea contro l’abusivismo edilizio e, per questo motivo, di recente vittima di un attentato intimidatorio. Cambiano, sindaco di una lista civica, non nasconde la sua delusione per l’emendamento che domani pomeriggio approderà in aula, all’Ars, e che prevede la sanatoria delle case abusive realizzate entro 150 metri dalla battigia. Il sindaco è convinto che a Sala d’Ercole ci sarà domani un “accordo trasversale”. “Da giovane amministratore – dice ancora all’Adnkronos – mi viene da pensare: ‘Perché non ci pensavano prima?’. Io una risposta ce l’avrei, perché questa è la politica del consenso e siccome ci stiamo avvicinando alla campagna elettorale, questo tema può essere utile a tanti…”.

Cambiano ha fatto abbattere diversi manufatti abusivi, dopo un protocollo d’intesa firmato con la Procura di Agrigento. E per questo motivo è stato duramente contestato da molti licatesi. “Ho perso molto del consenso che avevo all’inizio”, dice. “Ma il sindaco deve rispettare le norme – spiega oggi Cambiano – Mi dispiace che il deputato Girolamo Fazio abbia voluto presentare questo emendamento”. “Già il fatto che si parli di sanatorie, si crea confusione – dice Cambiano – Vengono alimentate false speranze. E mi spiace che in tanti non stiano prendendo una posizione pubblica, parlo anche del M5S. Dicono di essere contrari al condono edilizio ma non vedo una grossa presa di posizione”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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