"Scala dei Turchi sarà gestita dal Parco archeologico". Il proprietario: "Nessun accordo"
Comune e Valle dei Templi annunciano la svolta, la famiglia Sciabbarrà frena
Scala dei Turchi
La Scala dei Turchi sarà gestita dall’ente Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento. Forse, almeno secondo lo stesso Ente e la Regione Siciliana. In attesa che giunga a una conclusione (a tutti gradita) la “trattativa” civilistica tra Ferdinando Sciabbarrà, il proprietario catastale del tratto più famoso del costone bianco e il Comune di Realmonte, ieri è stata lanciata una “bomba” destinata a cambiare la storia di questo straordinario angolo di Sicilia.
Attualmente la Scala dei Turchi è inaccessibile a (quasi) tutti, visto che se qualcuno si avventura nell’area interdetta, rischiando una denuncia e una pesante sanzione se venisse beccato.
L’occasione per il lancio di questa notizia esplosiva è stata la cerimonia di inaugurazione della “nuova” villa romana di Realmonte, fresca di restauro.
«Entrambi i siti, villa Romana e Scala dei Turchi, saranno collegati con navette, per consentire ai visitatori di raggiungere agevolmente l’area archeologica e quella naturalistica. Ancora da definire il prezzo del ticket e la data dell’entrata in vigore degli accessi a pagamento ma, per come anticipato dal direttore del Parco Roberto Sciarratta, «l’intesa dovrebbe essere operativa già a partire dall’imminente stagione estiva».