Migranti, il governo pronto ad aprire in Sicilia nuovi centri di accoglienza come quello di Lampedusa
Il prefetto Valenti: «Stiamo lavorando ad alcune aree esclusivamente temporanee, no a mega strutture come successe a Mineo»
Un fermo immagine tratto da un video mostra il commissario delegato allo stato d'emergenza migranti, il prefetto Valerio Valenti durante la visita nell'ex base militare a Lampedusa, 18 aprile 2023. ANSA/Concetta Rizzo
Il flusso inarrestabile di migranti verso la Sicilia spinge il governo a prevedere nuovi centri di accoglienza come quello sull'isola di Lampedusa. «Stiamo lavorando a nuove aree - ha detto il commissario all’emergenza migranti, Valerio Valenti, in merito all’aumento dei numeri degli sbarchi sulle coste italiane negli ultimi giorni - esclusivamente temporanee e appositamente dedicate in Sicilia e Calabria per poter sopportare il significativo aumento del carico di arrivi con la creazione o l’implementazione di "punti di crisi", ovvero aree di primissima accoglienza, come abbiamo fatto a Lampedusa».
Il sistema tiene
«Stiamo stressando il territorio per l'aumento degli arrivi, che è fisiologico in estate, ma il sistema tiene e questi problemi ci sono sempre stati - ha aggiunto - . Nel 90% dei casi il sistema di collocazione dei migranti ha funzionato e funziona. Ci sono state ricadute più forti su qualche territorio, ma sono criticità che nascono da situazioni specifiche».
«Da sempre - ha detto ancora Valenti - l’asse portante del sistema di accoglienza dei migranti sono lo Stato e i sindaci: ora con lo stato di emergenza entrano in campo anche le regioni e noi, in questo approccio emergenziale, siamo aperti e disponibili a idee diverse, per esempio sull'accoglienza diffusa».
«Quello che è certo è che non c'è l’intenzione di creare mega strutture come successe a Mineo e se dovessero risultare valide altre soluzioni emergenziali in una logica di cuscinetto lo faremo», ha aggiunto Valenti auspicando che i nuovi incontri con i rappresentanti istituzionali dei Paesi di partenza «sortiscano effetti benefici sui flussi».
Assalto a Lampedusa
La nave Ong Nadir questa sera ha soccorso, e sbarcato a Lampedusa, 65 migranti, fra cui 13 donne e 2 minori. L'imbarcazione di ferro di 6 metri sulla quale viaggiavano era priva di motore quando è stata intercettata. Il gruppo, originario di Camerun, Costa d’Avorio, Guinea, Ghana, Mali e Togo è stato trasbordato e portato sulla più grande delle isole Pelagie.
La motovedetta della Guardia costiera ha intanto soccorso altre due carrette con a bordo 61 (17 donne e 5 minori) e 36 sedicenti nigeriani, senegalesi, malesi e gambiani. Anche i due gruppi, arrivando ad un totale complessivo di 162 migranti giunti nel giro di pochissimo tempo, sono stati sbarcati a molo Favarolo e condotti all’hotspot.
Salgono così a 18, con un totale di 802 persone, gli sbarchi a partire dalla mezzanotte.