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“Zecca sei nel mirino”, minacce di morte per pm inchiesta Diciotti Patronaggio

Di Redazione |

AGRIGENTO – Una lettera, con minacce di morte e con un proiettile da guerra, è stata recapitata al quinto piano di via Mazzini – sede della Procura – al procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio. Nella missiva, contrariamente a quanto si era appreso in un primo momento non c’è alcun riferimento esplicito all’inchiesta aperta sulla gestione da parte del ministro dell’Interno Matteo Salvini, dello sbarco dei migranti della Diciotti. Fonti interessate nell’inchiesta, sottolineano come il contesto della missiva porti per deduzione a pensare che ci possa essere un collegamento con il fascicolo aperto sul pattugliatore della Guardia costiera poi trasmesso alla Procura di Palermo. 

Nella lettera c’è scritto con un pennarello nero: “Zecca sei nel mirino”. Sulla busta, il simbolo di Gladio, un chiaro riferimento all’estrema destra. La missiva è al vaglio della Digos e della scientifica.

La Procura di Caltanissetta ha aperto un fascicolo contro ignoti. «C’è una spirale – ha commentato il procuratore Amedeo Bertone – che si innesca quando si alzano i toni, bisogna evitare di farlo perché c’è sempre in giro un pazzo che rischia di entrare in azione». La Procura di Caltanissetta, competente per territorio, non ha ancora ricevuto la lettera, ma è stata informata telefonicamente del contenuto e delle indagini già avviate dai carabinieri di Agrigento.

In Prefettura, ad Agrigento, è stato convocato, dal prefetto Dario Caputo, un comitato per l’ordine e la sicurezza.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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