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Agrigento, piscina comunale: in attesa della riapertura nell’area esterna regna il degrado

La zona retrostante l’impianto sportivo è diventata luogo di bivacco per tossici

10 Novembre 2023, 11:32

piscina 1

La piscina di Villaseta all'interno del Parco del Mediterraneo dovrebbe riaprire entro la fine dell’anno. Il condizionale è d’obbligo perché a poco meno di due mesi dalla fine del 2023 c’è ancora tanto da fare. Nel frattempo, quel che colpisce è che tutt’intorno al perimetro della struttura sportiva, chiusa dal 2020 a seguito della pandemia e mai più riaperta, avanza il degrado. Basta dare un’occhiata dalla strada per rendersi conto della trascuratezza della zona e della assenza di manutenzione. Davanti alla recinzione e ai cancelli d’ingresso e nel piazzale d’accesso abbonda la sterpaglia, così alta e folta in più punti da impedire il passaggio e la visuale. E con le attuali temperature un eventuale incendio potrebbe provocare gravi danni.


Lo “spettacolo” che si presenta non è certo un bel biglietto da visita per la Città dei templi. Alla sera, inoltre, risulta che il retro dell’edificio sia diventato area di bivacco per giovani e - a sentire i residenti di Villaseta - anche, luogo per farsi una “canna”. Serve recuperare al più presto il decoro e per questo la sterzata decisiva spetta all’Amministrazione comunale di Agrigento.

Per quanto riguarda l’impianto, potrebbe mancare davvero poco. Infatti, basteranno poco più di 60.000 euro per riaprirla al pubblico. A farsi carico degli interventi sarà il privato, la “Csen Academy Società sportiva”, che dal 2017 gestisce l'impianto e che da 3 anni ha dovuto chiudere i cancelli. Prima per il Covid, poi perché venne fuori il problema della caldaia, vecchia e malfunzionante e addirittura a rischio di una deflagrazione. Da lì è partito un lungo contenzioso tra Comune e il gestore e alla fine quest’ultimo ha ceduto e ha chiesto di essere autorizzato all'esecuzione delle pratiche finalizzate alla sostituzione dell'impianto termico, con l'acquisto di una nuova caldaia a risparmio energetico per migliorare la struttura sportiva, ma con la richiesta di una proroga del contratto e la necessaria revisione dei prezzi visto l’aumento del costo delle materie prime.