L'Akragas si butta via, ad Acireale un pari che ha il sapore della sconfitta
Biancazzurri avanti 3 a 0 a metà ripresa si fanno rimontare dagli acesi
L’Akragas si butta via, punita dal suo ex, mai dimenticato, Peppe Savanarola che entra sulla 0 a 3 e trascina i suoi ad una rimonta (3-3) che fino a metà ripresa sembrava impossibile.
Il club dovrà farsi qualche domanda perché sì, è vero che comunque la classifica è del tutto tranquilla – come da programmi – e che comunque in coda ci sono squadre che hanno di fatto tirato i remi in barca, ma se vinci 3 a 0 in trasferta e poi manchi il successo c’è qualcosa che non va. Che cosa?
Difficile dirlo perché così come a Barcellona contro la Igea Virtus e ora ad Acireale non può sempre essere una questione di ingenuità. Al club – tra i tanti, troppi che hanno voce in capitolo – l’onere di capire che cosa sia accaduto e se necessario correre ai ripari nel mercato che si sta per aprire. Senza dimenticare – è giusto dirlo – che si tratta di un campionato dove tre squadre fanno corsa a sé per la serie C e tutte le altre devono solo arrivare alla fine visto che in coda i giochi sono già fatti o quasi.
Del resto anche sulla partita il discorso tecnico lascia il tempo che trova: Marco Coppa rinuncia al doppio attaccante e mette Grillo dietro Leuca, rinunciando dall'inizio sia a Trombino che a Marrale. Il risultato gli dà ragione da vendere perché fino a metà ripresa la sua squadra è avanti 3 a 0: segnano Di Mauro, Leuca e Perez. Che gli vuoi dire?
Poi il patatrac: entra Savanarola, il primo gol acese arriva su mischia, Sorrentino si fa cacciare, l'Acireale segna il 2 a 3 con un eurogol di Cicirello e poi c'è il rigore trasformato dal fantasista ex Akragas. Finisce 3 a 3, ma per l'Akragas è un pari che ha il sapore della sconfitta.