Sfregiata con l'acido a Palma, la vittima sta meglio e guarirà in 20 giorni
Le due versioni diverse
Guarirà in 20 giorni, salvo complicazioni, la cinquantenne di Palma di Montechiaro che ieri, poco prima dell’ora di pranzo, è stata raggiunta da schizzi di acido ad una guancia e in una parte della spalla che gli ha gettato il marito Gioacchino Morgana (nella foto).
Per i medici dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento - dove la donna si trova ricoverata - le ustioni che ha riportato non sono gravissime. La vittima dell’episodio di violenza è stata sentita, fino a tarda sera, dai poliziotti della squadra mobile e dal sostituto procuratore, titolare del fascicolo d’inchiesta, Maria Barbara Cifalinò. Seppur in stato di choc e dolorante, la donna è riuscita a ricostruire, facendo chiarezza, quanto aveva subito poche ore prima.
L’uomo è accusato di lesioni personali gravissime. L’indagato si trova piantonato al Centro grandi ustioni dell’ospedale Cannizzaro di Catania. Anche lui, forse durante una colluttazione, ha riportato ustioni di terzo grado soprattutto alle mani.
I precedenti di Morgana
Morgana è personaggio noto alle forze dell’ordine. Arrestato nel 2013 nell’ambito dell’operazione “Turn Over”, un’inchiesta su un traffico di stupefacenti, era stato condannato dall’allora gup Alessandra Vella a cinque anni e mezzo di reclusione in primo grado. Bisognerà attendere l’evolversi delle condizioni sanitarie dell’uomo per fissare l’udienza di convalida dell’arresto. L’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Maria Barbara Grazia Cifalinò. La donna era in una comunità protetta dopo una denuncia contro il marito. Era tornata a casa per prendere oggetti personali e lì in una sorta di agguato è stata aggredita dal violento.
Le due versioni
La cinquantenne sfregiata con l'acido dal marito, sentita dalla squadra mobile e pm, ha riferito d’essersi allontanata dalla casa protetta ad indirizzo segreto dove era alloggiata da metà novembre senza dare comunicazione né alla polizia e agli operatori della struttura. Doveva prendere dei vestiti e lo zaino di sua figlia, nata da una precedente relazione nella casa dove viveva col marito. La donna, per sua stessa ammissione, ha però fatto una ulteriore leggerezza: avrebbe avvisato il marito, dicendogli che stava per tornare a casa per prendere quel che le serviva.
Il quarantottenne, contrariamente a quanto filtrato ieri, non si è fatto trovare nascosto dietro la porta d’ingresso. Fra i due vi sarebbe stata l’ennesima discussione e l’uomo avrebbe scagliato dell’acido contro la consorte. Acido che era in una bottiglia di plastica tenuta a portata di mano. La cinquantenne si sarebbe però difesa e quell'acido, in gran parte, è finito su volto e collo dell’uomo, provocandogli ustioni di terzo grado. L'uomo, ferito, è stato accompagnato da un familiare all’ospedale San Giacomo d’Altopasso di Licata da dove, poi, con l'elisoccorso del 118, è stato trasferito a Catania.
Il 48enne, Saro Gioacchino Morgana, indagato per lesioni personali gravissime, sentito anche lui in ospedale dalla polizia, avrebbe raccontato l’esatto contrario, ossia d’essere stato lui la vittima dell’aggressione. A chiamare la polizia, ieri, subito dopo l’aggressione, è stata la donna. La cinquantenne, ieri sera, durante l’audizione, avrebbe raccontato anche di pregressi maltrattamenti in famiglia, episodi di violenza subiti dalla donna che però la stessa non aveva mai denunciato. Lo scorso novembre, la cinquantenne - raccontando solo di un caso - aveva parlato con la polizia ed era stata, avviando l’iter del codice rosso, allontanata, assieme alla figlia minorenne, da quell'abitazione.