Asp Agrigento: stabilizzati dirigenti che non erano "precari" e la Fials denuncia: «Regione ha chiuso un occhio»
L'sposto del sindacato: «Ripristinare la legalità»
L’Asp di Agrigento ha stabilizzato illegittimamente alcuni dirigenti amministrativi ma l'Assessorato della Salute nonostante le segnalazioni ha “chiuso un occhio". E’ quanto denuncia la Fials che per bocca del suo segretario generale Amedeo Fuliano ha ricostruito la questione chiedendo ancora un intervento della Regione.
«Nello scorso mese di luglio, l'ASP di Agrigento – spiega Fuliano - ha adottato una deliberazione, la 1375/23, con la quale ha disposto la stabilizzazione di alcuni dirigenti amministrativi i quali, però, erano dipendenti a tempo indeterminato, in un profilo non dirigenziale, alcuni della stessa ASP, altri di altre aziende sanitarie e, dunque, privi della qualità giuridica di precario che è indispensabile per essere stabilizzati».
Una situazione che è stata subito segnalata dalla Fials di Agrigento: «Abbiamo subito invito due note, una all'ASP di Agrigento per chiedere la revoca della stabilizzazione disposta, e una all'Assessorato della Salute per chiedere l'intervento finalizzato a disporne la revoca e, ciò, in virtù del ruolo di indirizzo e di controllo che esercita, per legge, sulle aziende sanitarie del sistema sanitario regionale».
Secondo la Fials infatti sia la Cassazione che il Consiglio di Stato si erano pronunciati affermando l'illegittimità delle stabilizzazioni di soggetti titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. «In particolare – spiega Fuliano - il Consiglio di Stato ha affermato che il presupposto della procedura di stabilizzazione è "quello dell'assenza di un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato poiché l esistenza di un rapporto di lavoro stabile integra un antefatto incompatibile con l'idea stessa della stabilizzazione del dipendente precario”».
Il Fials però lamenta che l'assessorato della Salute, non ha mai riscontrato le due note del sindacato con le quali è stata denunciata l'illegittimità della stabilizzazione: «L'ASP di Agrigento – dice il sindacalista - con grande ritardo, ha risposto asserendo che la procedura di stabilizzazione contestata era pienamente legittima. Ma lo scorso 12 dicembre l'assessorato della Salute ha emesso una circolare firmata dell'assessore Volo e dal dirigente generale, Iacolino, con la quale nell'informare le Aziende Sanitarie del sistema sanitario regionale, dell'esistenza di un indirizzo applicativo emanato dalla Funzione Pubblica in relazione alla illegittima stabilizzazione di soggetti titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, invita i commissari delle Aziende Sanitarie a conformarsi, nel senso di non disporre stabilizzazione di soggetti titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, all'indirizzo espresso dalla Funzione Pubblica, raccomandando, però, che detto indirizzo doveva essere seguito per le "definende procedure"».
L'assessorato della Salute secondo Fuliano pur essendo a conoscenza della illegittima stabilizzazione dei dirigenti amministrativi disposta dall'ASP di Agrigento, sembrerebbe "suggerire" alle Aziende sanitarie di non procedere alla revoca delle deliberazioni con cui sono state disposte le stabilizzazioni illegittime.
«Ovviamente – dice Fuliano - al di là del parziale indirizzo dato dall'assessorato, la responsabilità, non solo erariale, grava esclusivamente su coloro che hanno proposto e adottato la deliberazione dell’Asp di Agrigento. Per questo motivo, la Fials lo scorso 15 dicembre ha inviato una ulteriore nota all'ASP di Agrigento e all'Assessorato per chiedere, all'ASP di Agrigento, la revoca della deliberazione, palesemente illegittima, con la quale sono stati stabilizzati i dirigenti amministrativi e, all'assessorato, di disporre la revoca della medesima deliberazione. A breve, in assenza del provvedimento di revoca dovremo avvisare le autorità competenti».