Aborto colposo all'ottavo mese, due ginecologi di Canicattì citati in giudizio
La morte del feto nello scorso agosto. Processo al via il 3 giugno
La Procura di Agrigento, con il sostituto Maria Barbara Grazia Cifalinò, ha disposto la citazione a giudizio - con l’accusa di aborto colposo - del ginecologo in servizio al pronto soccorso dell’ospedale Barone Lombardo di Canicattì e dello specialista che aveva in cura la donna che lo scorso agosto perse il feto di 8 mesi.
La 42enne, secondo quanto denunciato alla polizia, avrebbe accusato dolori e una perdita ematica tanto da andare in ospedale dove fu disposto un ricovero e le fu detto che il bambino era vivo, ma si era alimentato poco. Il consiglio fu di anticipare la visita col ginecologo che l’aveva in cura e indurre il parto per alimentarlo in maniera diversa. Nei giorni successivi, in occasione di una seconda visita dal ginecologo di fiducia, alla donna è stato comunicato il decesso del feto.
Il pm, durante le indagini, ha nominato un collegio di consulenti composto dal medico legale Antonio Guajana, dall’anatomo patologo Emiliano Maresi e dal ginecologo Antonio Luciano che hanno eseguito l’autopsia arrivando alla conclusione che la morte del feto si sarebbe evitata eseguendo un parto urgente il 17 agosto.
L’udienza predibattimentale è stata fissata per il 3 giugno davanti al giudice Rossella Ferraro. I difensori, gli avvocati Luigi Mulone e Fabio Li Calzi, potranno scegliere un giudizio alternativo al dibattimento.