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Agrigento: Sebastiano Conigliaro, lo chef preferito dai Vip, prepara la nuova stagione

È stato scelto da Mick Jagger, Enrico Brignano, Gianni Morandi, Elisa, Coez, Gabriella Carlucci, Irene Grandi, Bruno Vespa, Piero Barone, Diodato e tanti altri

Lorenzo Rosso

06 Febbraio 2024, 11:40

SEBASTIANO CONIGLIARO2

Alla fine dell’Ottocento, Auguste Escoffier, celebre cuoco francese che ha saputo rinnovare la cucina internazionale, fu l’ideatore dell’organizzazione piramidale, all’interno delle cucine professionali, codificando, per primo, un modello universale di “brigata” e cioè un insieme di figure addette alla preparazione delle pietanze. Coloro che ancora oggi seguono i suoi insegnamenti e il suo metodo, sono chiamati “discepoli”.  L’agrigentino Sebastiano Conigliaro, executive chef di due locali a San Leone, è uno di questi. Cinquantuno anni, di Porto Empedocle, Conigliaro dopo il diploma di cucina, si è messo a girare il mondo per imparare il mestiere, ed ha iniziato come “chef entremetier”, responsabile del settore primi piatti e contorni. Lunghi anni di gavetta in Italia, nelle cucine del grand hotel Duca d’Este di Roma e all’estero, nei villaggi “VentaClub” (I viaggi del ventaglio): da Cuba, alla fine degli Anni ’90 tra Cayo Gulliermo e il “Baradero Hotel” fino a Zanzibar in Tanzania e a Santo Domingo nei Caraibi. Rientrato in Sicilia oggi Conigliaro è chef executive de “La Rotta” e “Al calante”. A capo di una brigata di cinque chef, Sebastiano è famoso per i suoi piatti di grande livello, a partire dall’aragosta alla Catalana come antipasto, assieme a tutta una serie di assaggini; dalle panelle e gli arancetti di pesce, fino al polipo gratinato su souflè di patate. Per non parlare della ”Calamarata” con gamberoni, stracciatella e pistacchio, le paste “Scialatelle” con aragosta e pomodorino ciliegino rosso e giallo che rappresentano le ouverture di un grande pasto. Ma se si vuole andare con qualcosa di più semplice, ecco gli spaghetti di pasta fresca ai ricci di mare dello chef, con scorza grattugiata di limone. E poi, via via, val la pena gustare un piatto prelibato di granchio blu.

Sarà perché si è sparsa la voce ma nei locali dove c’è il “Marchio Conigliaro” in questi anni sono spuntati a sorpresa moltissimi vip. A cominciare dal mitico frontman dei Rolling Stones, Mick Jagger, uno che, dall’alto dei suoi ottant’anni, la sa davvero lunga in fatto di buona cucina. Per non parlare di una lunga serie di altri cantanti e artisti che nei mesi estivi hanno frequentato occasionalmente quel locale in riva al mare diventato meta di tanti buongustai: da Enrico Brignano a Gianni Morandi, da Elisa a Coez da Gabriella Carlucci a Irene Grandi. Basta sfogliare l’albo d’oro dei locali, per scorgere autorevoli firme; dal giornalista televisivo Bruno Vespa al cantante de “Il Volo”, Piero Barone a Diodato, vincitore del Festival di Sanremo nel 2020 con il brano “Fai rumore”, Lui, lo chef executive de La Rotta, rumore non ne fa, preferisce lavorare nelle cucine con i suoi capi partita, ma per ogni cliente, in fatto di prelibatezze, riserva sempre un trattamento particolare. Inutile sapere cosa sta “bollendo in pentola” per la ripresa della Stagione: la lista dei piatti verrà sicuramente arricchita di nuove elaborazioni. Come sosteneva Pierre Benoit, romanziere francese, autore di un celebre libro di cucina: “Credo che ogni ricetta sia solo un tema musicale, che un cuoco intelligente può suonare ogni volta con una variazione diversa”