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“La Trinacria è Femmina” torna a casa, ad Agrigento, al Teatro Pirandello

Di Redazione |

Dopo il grande successo al Teatro Flaiano di Roma, “La Trinacria è Femmina” torna a casa, ad Agrigento, al Teatro Pirandello il 3 gennaio alle ore 21 accompagnata da una Madrina d’eccezione. Direttamente dalla Repubblica delle Donne su Rete4, la giornalista e conduttrice televisiva Alda D’Eusanio sarà in scena al fianco delle agrigentine Ilenia Costanza e Lorena Vetro.

Una divertente e poetica pièce teatrale musicale, in cui la Cantastorie Lorena Vetro (voce e chitarre) e la Cuntastorie Ilenia Costanza (voce narrante e percussioni), con Saria Convertino alla fisarmonica, raccontano la Sicilia; questa tanto discussa terra di mafia e mare, di cassate e caponata… di poeti, briganti e cantastorie. E lo fanno partendo dal grammaticale femminile singolare delle parole che la descrivono… “Siccità è femmina… Santa Rosalia a Palermo e Sant’Agata a Catania sono femmine… la maschera di Pirandello e la roba di Verga. Ma anche la vigna, la mandorla e l’arancia. E il pistacchio. Sì, perché da noi il pistacchio si chiama ‘a fastuca! E diventa femmina… come la bellezza!”.

E poi Buttitta, Pirandello, Sciascia, Quasimodo, Bufalino,… Rosa Balistreri, Otello Profazio, Nonò Salamone, Domenico Modugno; e il pubblico si commuove, e ride, e si sazia anche, perché queste femmine, nel raccontarla la Sicilia, non tralasciano la cucina, raccontando perfino dell’invidiosa astuzia che generò la sarda a beccafico; svelando trucchi, ricette e origine di una cucina tipica, povera di materia prima e ricca di sapore; il sapore di quella primordiale ricchezza che è l’amore.

La sensualità, il fascino e l’ironia pungente di un’isola ferita dalla mafia, ma pervasa di bellezza e di profumo di cosi dunci, in uno show di grande energia tutto al femminile… sì, perché, come si dice ne Il Padrino, “…in Sicilia i fimmini sono come a lupara”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA