Migranti, "scorta" di gommoni e droni per le traversate più costose
E' il racconto di alcune persone tra quelle sbarcate a Cala Francese
Drone generico
Stando a quanto emerge dai racconti degli ultimi migranti sbarcati a Lampedusa, in alcuni casi - quelli in cui il costo della traversata è maggiore - i viaggi dalla Libia si svolgono con la «scorta» di gommoni o droni. Un modo per garantire maggiore sicurezza alle persone che sono disposte a pagare di più il «servizio aggiuntivo».
«Un gommone ci ha accompagnati per più di 3 ore, dopo che siamo partiti da Zawiya. Poi ci hanno lasciati e ci hanno indicato la rotta da seguire» hanno raccontato i 22 siriani ed egiziani soccorsi dalla motovedetta romena dell’assetto Frontex che hanno ricostruito il viaggio, iniziato alle ore 23 di ieri, per il quale hanno pagato fino a 6.700 euro.
Ieri, alcuni dei 31 (5 donne e 8 minori) egiziani, siriani e sudanesi bloccati dai carabinieri dopo lo sbarco direttamente a Cala Francese avevano parlato di un drone che li aveva assistiti fino all’ingresso in acque internazionali, tornando poi indietro a Tajoura in Libia da dove erano salpati con una barca in vetroresina di 8 metri. Anche loro avrebbero pagato una cifra grosso modo analoga.
E altri 79 migranti sono giunti a Lampedusa dopo che i barconi sui quali viaggiavano sono stati intercettati e bloccati dalle motovedette Cp311 della guardia costiera e V1104 della guardia di finanza. Sul primo, salpato da Sidi Mansour in Tunisia, c'erano 46 (5 donne e 3 minori) tunisini. Sul secondo, partito da Zawiya in Libia, c'erano invece 33 siriani e sudanesi. Anche loro sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola. Salgono a sei, con un totale di 210 persone, gli approdi di oggi.