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Nuovo blitz antidroga ad Agrigento: un arresto e una persona denunciata

Di Redazione |

Nuovo blitz antidroga della polizia di Stato, nella “centrale” dello spaccio, tra la via Atenea e piazza Ravanusella. La zona è stata accerchiata dai poliziotti della sezione Volanti della Questura di Agrigento, guidati dal commissario capo Francesco Sammartino, nell’ambito di controlli mirati, disposti dal questore Maurizio Auriemma. Un vero e proprio piano di prevenzione e repressione dello spaccio di stupefacenti, in questa parte di città, diventato un preoccupante, quanto allarmante, fenomeno. All’operazione, scattata l’altra sera, hanno preso parte gli agenti del reparto Mobile, i militari della Guardia di finanza, con l’unita cinofila il cane Eschilo, e gli agenti della polizia Municipale. Tra le vie Vallicaldi, Boccerie e Gallo, fermati due pusher stranieri, uno dei quali, sorpreso ad intascare il denaro, dopo avere ceduto una dosa di hashish ad un diciannovenne di Agrigento. Un maggiorenne del Gambia è stato arrestato, e dopo le formalità di rito rinchiuso in carcere, mentre a carico di un suo connazionale minorenne, è scattata la denuncia, in stato di libertà, per la stessa ipotesi di reato, ossia, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Alla fine sequestrati diversi “tocchetti” di hashish, per un peso di oltre dieci grammi. Uno degli spacciatori, in particolare, ha opposto resistenza, ed ha provato a fuggire. Dopo un inseguimento fra i vicoli del centro storico è stato acciuffato. Un poliziotto, cercando di bloccarlo, è anche caduto, ferendosi ad un braccio. E’ stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio”, dove i medici gli hanno diagnosticato una contusione al polso, giudicata guaribile in sette giorni. Complessivamente sono state una decina le persone, quasi tutti extracomunitari, portate per accertamenti alla caserma “Anghelone” di via Crispi. Il diciannovenne agrigentino è stato segnalato alla Prefettura quale consumatore di droga. Oramai è risaputo da tempo, nella zona a valle del salotto cittadino, passerebbero “fiumi” di droga.

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