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“La badessa di Corleone”: nuovo progetto per Antonella Morreale

Di Redazione |

Dopo il successo di “1…2…3…rintocchi di Follia”, un nuovo importante progetto teatrale attende la regista e sceneggiatrice agrigentina Antonella Morreale.

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il  produttore della “Lovemore” (casa di produzione di libri e musica) Giampiero Turco, infatti, hanno deciso di affidarle la sceneggiatura e la regia  del cortometraggio  “La Badessa di Corleone”, il  capolavoro letterario di Maria Giannetto Grimaldi, recentemente presentato a Favara.

Antonella Morreale, insignita di numerosi premi e riconoscimenti per la sua professione, è impegnata da molti anni in diverse associazioni di volontariato ed  è la presidente dell’ Associazione Culturale Teatrale “Arcobaleno”.

La cultura non è mai abbastanza e lo sa bene Giampiero Turco, mecenate contemporaneo, che con il suo progetto “Love More Nation” cerca di dare spazio e risalto a nuovi talenti, sia nell’ambito musicale che in quello della scrittura, com’è successo, appunto, alla sceneggiatrice favarese Antonella Morreale che sui social scrive soddisfatta: “Ogni tanto decidi di prenderti una pausa di fermarti un pochetto e invece ti arriva quella telefonata che ti scuote come se una bomba fosse scoppiata vicino a te. Ecco questo e’ quello che mi e’ successo ieri pomeriggio quando hanno deciso di affidarmi la sceneggiatura e la regia del cortometraggio”. 

“La badessa di Corleone” è la storia vera di una bella e forte donna siciliana. Maria Mancusi è la figlia di quella terra forte dal colore rosso come il sangue e dal sapore crudo come il sudore acido dei picciotti.

Maria è una figlia della mafia, cresciuta tra la parola d’onore e l’ammazzare senza pietà, dove vige la sola e unica parola “potere”.

A soli diciassette anni Maria mette in salvo un bambino neonato, la cui famiglia è stata sterminata, lo salva da morte certa e lo chiama Mosè, quasi a voler ricordare quel Mosè salvato dalle acque.

Quel bambino era figlio di un clan avverso al suo, eppure lei non esita e lo salva, lo terrà nascosto a tutti e una volta cresciuto lo adotterà come figlio proprio.

Quando il padre, il vecchio padrino, s’ammala, lei non esita a prendere in mano le redini del clan.

Allarga a tutta l’America la sua produzione di olio d’oliva e in pochi anni ha in mano lo scettro del potere assoluto, perfino Sindona la teme e la venera.

Lega e intreccia affari con lo IOR, diventando l’amante del monsignore.

Vive per anni da regina assoluta nella Roma colma d’intrighi, sin quando stanca e disorientata ritorna nella sua Sicilia ed entra in convento.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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