Aica al capolinea, Silvio Cuffaro a Schifani: «Azienda al collasso, serve un commissario»
Il sindaco di Raffadali ha scritto al presidente della Regione. Sullo sfondo i pignoramenti di Siciliaque ai Comuni
Il sindaco di Raffadali, Silvio Cuffaro, ha inviato una lettera-appello al presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, chiedendo «un urgente intervento istituzionale in merito alla gravissima situazione in cui versa Aica» (Azienda idrica comuni agrigentini), la società pubblica che gestisce il servizio nella provincia di Agrigento, e la nomina di un commissario.
«A seguito del pignoramento presso i comuni soci di Aica disposto dalla società Siciliacque, per il recupero coattivo dei crediti vantati nei confronti dell’ente, la tenuta finanziaria e operativa di Aica - spiega Cuffaro - è ormai a rischio. Questo meccanismo di riscossione forzata, se dovesse perdurare, comprometterà irrimediabilmente la capacità della società di assicurare il servizio essenziale alla cittadinanza, oltre a mettere in pericolo il pagamento degli stipendi ai lavoratori e la manutenzione delle infrastrutture. Senza un intervento straordinario, la crisi economica dell’ente potrebbe trasformarsi in un collasso totale del servizio».
«È inoltre contraddittorio e inefficace - continua - promuovere la realizzazione di nuovi impianti di dissalazione, pur importanti, se non si garantisce la sopravvivenza e l'efficienza dell’ente che dovrebbe gestire la distribuzione dell’acqua». Cuffaro invita il presidente della Regione «ad assumere ogni iniziativa necessaria per salvaguardare il servizio idrico integrato, a partire dall’immediata nomina di un commissario regionale per Aica».
Aica in queste settimane è anche finita al centro delle inchiesta giudiziarie per via dell'appalto della rete idrica, gestito dall'azienda, che secondo la Procura di Agrigento sarebbe stato truccato